L’eurodeputato socialista belga Marc Tarabella si è difeso domenica sera negando le accuse di presunte tangenti del Qatar a persone che potrebbero influenzare il processo decisionale del Parlamento europeo.
Tarabella ha dichiarato di non aver «mai» ricevuto un regalo dal Qatar, situazione in cui avrebbe denunciato i corruttori, come riporta il quotidiano Le Soir.
«Non ho mai ricevuto regali dal Qatar, li avrei denunciati», ha dichiarato dopo che è emerso che la polizia belga ha perquisito la sua casa sabato sera nell’ambito di un’indagine su presunte tangenti del Qatar.
A seguito della perquisizione, gli investigatori hanno sequestrato materiale informatico e il suo telefono cellulare, mentre l’uomo non è stato privato della libertà.
Ha detto di non avere «nulla da nascondere» e di voler collaborare alle indagini. Tuttavia, il Partito dei socialisti europei ha deciso di convocare un Comitato di vigilanza per chiedergli di spiegare come e perché è stata perquisita la sua abitazione.
L’eurodeputato 59enne, membro del gruppo Socialisti e Democratici (S&D) al Parlamento europeo, è vicepresidente della delegazione del Parlamento per le relazioni con la Penisola arabica e vicepresidente della delegazione per le relazioni con la Cina, secondo il suo profilo sul sito web del Parlamento.
Il Parlamento europeo aveva già annunciato sabato che la socialista greca Eva Kaili era stata sospesa da tutti i suoi poteri di vicepresidente del Parlamento europeo, ma non dalla carica stessa, in relazione alla vicenda. La polizia belga ha perquisito la casa di Kaili venerdì e anche lei è stata interrogata.
La Procura federale ha inoltre reso noto di aver arrestato quattro persone e di aver effettuato fino a 16 perquisizioni in varie zone di Bruxelles nell’ambito di un’indagine su una «presunta organizzazione criminale per corruzione e riciclaggio di denaro» che da mesi cercava di influenzare le decisioni «economiche e politiche» del Parlamento europeo per conto di un Paese del Golfo.