
L’Alto rappresentante per la politica estera dell’UE, Josep Borrell, ha espresso martedì la sua preoccupazione per il «vuoto politico» in Libano, aggravato dalla fine del mandato del presidente Michel Aoun e dall’incapacità del Parlamento di eleggere un successore.
I legislatori hanno fallito in quattro tentativi di nominare un sostituto per l’89enne veterano cristiano. Il posto è stato lasciato vacante in un momento in cui il Libano «si trova ad affrontare un peggioramento della situazione socio-economica», secondo Borrell.
«L’UE invita ancora una volta i leader libanesi a organizzare le elezioni presidenziali e a formare un governo con la massima urgenza», ha aggiunto Borrell, che ha ricordato in una dichiarazione che non c’è stato alcun accordo politico dopo le elezioni generali di maggio.
A questo proposito, ha sottolineato che a luglio il blocco ha già rinnovato il quadro di sanzioni che consente di punire coloro che «bloccano una via d’uscita dalla crisi libanese», pur ribadendo che l’UE è pronta ad aiutare il Libano a raggiungere «la ripresa e la stabilità che merita».
Borrell ha esortato i leader locali ad «assumersi le proprie responsabilità» e ad agire, anche al fine di affrontare il processo di riforma in corso e finalizzare l’accordo con il Fondo Monetario Internazionale (FMI), che fornirebbe un minimo di aiuti all’economia impoverita del Libano.






