
Tre navi cariche di grano sono partite martedì dai porti ucraini, nonostante la Russia abbia respinto un accordo che la Turchia sta ora cercando di rilanciare, con contatti ad alto livello già programmati sia con Kiev che con Mosca.
Un rappresentante delle Nazioni Unite nel centro di Istanbul che supervisiona l’attuazione dell’accordo ha confermato che a mezzogiorno erano salpate tre navi. Le navi, che trasportano più di 84.000 tonnellate di grano e prodotti alimentari, sono dirette in Germania, Libia e Marocco, riferisce la DPA.
L’accordo ha permesso l’esportazione di quasi 10 milioni di tonnellate dal mese di luglio, ma la Russia l’ha interrotto lo scorso fine settimana come ritorsione per un attacco alla sua flotta nel Mar Nero. L’Ucraina, la Turchia e le Nazioni Unite hanno deciso di procedere con le spedizioni, anche se la Russia ha avvertito che ora non ci sono garanzie di sicurezza.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intende parlare «nei prossimi giorni» con i suoi omologhi russo e ucraino, rispettivamente Vladimir Putin e Volodimir Zelenski. Secondo il quotidiano «Hurriyet», il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu è fiducioso di «superare» l’attuale crisi, poiché l’accordo «va a vantaggio di tutti».
L’ONU sperava che l’accordo avrebbe migliorato la sicurezza alimentare globale, dato che lo scoppio del conflitto a febbraio ha provocato un’interruzione della catena di approvvigionamento e un aumento dei prezzi che ha colpito in particolare i Paesi in via di sviluppo.






