La Corte d’Appello dell’Aia ha stabilito martedì che i Paesi Bassi danno priorità ai rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina rispetto ai richiedenti asilo provenienti da altri contesti e ha esortato Amsterdam a trattarli allo stesso modo.
«Il tribunale ritiene che lo Stato faccia una distinzione illegittima tra rifugiati ucraini e richiedenti asilo provenienti da altri Paesi. Entrambi i gruppi fuggono dalla guerra e dalla violenza (…) Pertanto, lo Stato deve trattare questi gruppi allo stesso modo», ha affermato.
In agosto, il Consiglio olandese per i rifugiati (VWN) ha presentato una denuncia contro l’Agenzia centrale per l’accoglienza dei richiedenti asilo (COA), sostenendo che i Paesi Bassi hanno problemi strutturali nella procedura di accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo.
«Il giudice esorta lo Stato e il COA a fare ogni sforzo per esaminare dal punto di vista medico i richiedenti asilo, per quanto possibile, prima di trasferirli da Ter Apel a un altro luogo di accoglienza, in particolare se quest’ultimo è un luogo di accoglienza di emergenza», si legge nel testo, che sottolinea anche la mancanza di posti di accoglienza disponibili.
Così, la Corte d’Appello ha dato ragione al VWN e ha dichiarato nella sua decisione, pubblicata sul sito web, che l’accoglienza dei richiedenti asilo «non soddisfa attualmente gli standard legali», pur esprimendo che, d’altra parte, «non è possibile risolvere questi problemi nel breve termine».
Ad agosto, Ter Apel è stata teatro di proteste presso il centro di accoglienza per richiedenti asilo per le accuse di gravi condizioni igieniche e, soprattutto, per la morte di un bambino in una palestra che fungeva da rifugio di fortuna per i rifugiati.
Fonte: (EUROPA PRESS)