Martedì la Casa Bianca ha condannato la decisione «inaccettabile» dei Talebani di porre il veto all’ammissione delle donne afghane alle università pubbliche e private del Paese.
«Questa deplorevole decisione è l’ultimo sforzo della leadership talebana per imporre ulteriori restrizioni alle donne e alle ragazze dell’Afghanistan e impedire loro di esercitare i propri diritti umani e le libertà fondamentali», ha dichiarato in un comunicato la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti Adrienne Watson.
Gli Stati Uniti sono attualmente in contatto con i loro alleati per agire e unire le forze a favore delle donne e delle ragazze afghane e per fornire una solida assistenza umanitaria.
«Come risultato di questa posizione inaccettabile, che consiste nel trattenere metà della popolazione afghana, i Talebani saranno ulteriormente allontanati dalla comunità internazionale e sarà loro negata la legittimità che desiderano», ha dichiarato Watson.
L’ONU: «DANNOSO PER LE DONNE E PER L’AFGHANISTAN».
Martedì anche le Nazioni Unite hanno condannato il veto dei talebani, affermando che è dannoso per il Paese.
«Questo è un danno per le donne, ma anche per l’Afghanistan in generale», ha dichiarato Roza Otunbayeva, rappresentante speciale per l’Afghanistan e capo della Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (UNAMA).
«Da quando, nel marzo di quest’anno, i Talebani hanno vietato l’istruzione secondaria alle ragazze, il Consiglio ha condannato all’unanimità questa decisione. Molte ragazze hanno perso l’intero anno accademico e ora è stata presa un’altra dura decisione per vietare l’istruzione universitaria», ha concluso Otunbayeva.
Secondo l’agenzia di stampa afghana Jaama Press, martedì le autorità afghane insediate dai Talebani hanno vietato «fino a nuovo ordine» l’ammissione delle donne alle università pubbliche e private del Paese.
Il ministero dell’Istruzione superiore, guidato dal ministro Neda Mohamed Nadim, ha rilasciato una breve dichiarazione, riportata anche dalla televisione Tolo, in cui sollecita la sospensione dell’ammissione delle donne agli istituti di istruzione superiore.
Il Ministro per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio, Mohamad Khalid Hanafi, ha dichiarato martedì che la riapertura degli istituti scolastici, chiusi da quando i Talebani sono saliti al potere, «dipende in larga misura dalla creazione di un ambiente culturale e religioso decente».
Anche numerose organizzazioni internazionali si sono espresse in seguito all’annuncio. Tra queste, l’ONG Human Rights Watch (HRW) ha definito la decisione «vergognosa». «I Talebani dimostrano ogni giorno di non rispettare i diritti fondamentali degli afghani, soprattutto delle donne», ha aggiunto.
Allo stesso modo, l’ONG Amnesty International (AI) ha chiesto alle autorità afghane di revocare «immediatamente» questo mandato e ha esortato Kabul a «smettere di promuovere il suo programma discriminatorio contro donne e ragazze».
Fonte: (EUROPA PRESS)