Il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa ucraino, Oleksiy Danilov, ha avvertito gli addestratori iraniani arrivati in territorio ucraino per lavorare con le truppe russe che «non torneranno a casa nella forma in cui sono arrivati».
«Quello che possiamo dire con certezza è che alcuni di loro non torneranno più a casa nella forma in cui sono arrivati», ha detto Danilov in un’intervista al portale di notizie Voice of America, in cui ha esteso questo avvertimento al resto degli stranieri che hanno messo piede in Ucraina per partecipare dalla parte della Russia.
«Non consiglierei a nessun rappresentante di un altro Paese di venire sul nostro territorio per combattere al fianco della Russia. Il rischio di essere annientati sarà estremamente alto», ha sottolineato Danilov.
Danilov ha dichiarato di essere a conoscenza della presenza di addestratori iraniani in diverse aree dei territori ora gestiti dalla Russia, come la Crimea e soprattutto a Kherson.
«L’addestramento viene effettuato dalle persone e dalle aziende che forniscono queste armi», ha detto, riferendosi ai droni che arrivano dall’Iran, il cui uso è diventato un altro punto controverso in questa guerra.
In questo senso, Danilov ha detto che la Russia ha intensificato l’uso di questo tipo di armi perché, a suo avviso, non hanno la capacità necessaria per portare la guerra a una «battaglia aperta».
Tuttavia, ha messo in guardia dai «pericoli» di aver reso la Russia «un topo in un cul-de-sac», motivo per cui l’Ucraina, ha detto, si sta preparando a ciò che potrebbe accadere nei primi tre mesi, poiché «potrebbero essere decisivi».
«Dato che la Russia non vuole accettare la posizione dell’intera comunità mondiale, secondo cui dovrebbe ritirarsi ora per far sì che il suo Paese subisca le minori conseguenze possibili, continuerà ad attaccare e a rischiare tutto», ha teorizzato.
Come hanno sottolineato altri leader e rappresentanti del governo di Kiev, Danilov ha insistito sulla retorica secondo cui la lotta contro la Russia di Vladimir Putin è a livello europeo e gli ucraini non combattono solo per la loro libertà, ma per quella dell’intero continente.
«Stiamo proteggendo l’intera Europa da questa influenza», ha dichiarato Danilov, che ritiene che i partner europei se ne siano resi conto e abbiano ora intensificato e migliorato gli aiuti militari alle forze ucraine.
«In Europa (…) hanno cambiato idea e se prima (…) fornivano elmetti, o giubbotti antiproiettile, ora forniscono le armi pesanti di cui abbiamo bisogno per sconfiggere questo nemico. Siamo consapevoli che non stiamo proteggendo solo noi stessi», ha sottolineato.
Fonte: (EUROPA PRESS)