L’Unione Europea ha espresso mercoledì la sua «ferma condanna» per la decisione dei Talebani di negare l’accesso all’università alle donne in Afghanistan, affermando che la persecuzione di genere è un crimine contro l’umanità.
In un messaggio sui social media, l’Alto rappresentante dell’UE per la politica estera Josep Borrell ha denunciato il divieto in Afghanistan «fino a nuovo avviso» di ammissione delle donne alle università pubbliche e private del Paese.
«L’UE condanna fermamente la decisione dei Talebani di sospendere l’istruzione superiore per le donne afghane. È una mossa unica al mondo che viola i diritti e le aspirazioni degli afghani e priva la società afghana del contributo delle donne», ha affermato nel suo messaggio, sottolineando che la persecuzione delle donne è un «crimine contro l’umanità».
Martedì le autorità afghane insediate dai Talebani hanno vietato la partecipazione delle donne alle università «fino a nuovo ordine», ha riferito l’agenzia di stampa afghana Jaama Press. Il Ministero dell’Istruzione superiore, guidato dal mullah Neda Mohamed Nadim, ha rilasciato una breve dichiarazione in cui sollecita la sospensione dell’ammissione delle donne agli istituti di istruzione superiore.
Il Ministro per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio, che ha sostituito il Ministro degli Affari Femminili dopo l’ascesa al potere dei Talebani, Mohamad Khalid Hanafi, ha dichiarato martedì che la riapertura delle scuole secondarie per le studentesse, chiuse sotto l’attuale regime, «dipende in gran parte dalla creazione di un ambiente culturale e religioso decente».
Fonte: (EUROPA PRESS)