Il presidente siriano Bashar al-Assad ha approvato mercoledì un’amnistia per coloro che hanno disertato se si presentano alle autorità entro un periodo massimo di quattro mesi, nel contesto della guerra scatenata nel Paese nel 2011.
Secondo l’agenzia di stampa statale siriana SANA, la decisione fa parte di un decreto di «amnistia generale» per «i crimini commessi prima del 21 dicembre 2022», comprese le persone che hanno evitato il servizio di leva e sono fuggite dal Paese.
La possibilità di un arruolamento forzato in caso di rientro nel Paese è una delle ragioni per cui i rifugiati non vogliono tornare in Siria, oltre alle possibili rappresaglie per essere fuggiti dalla guerra, che ha causato una delle più grandi catastrofi umanitarie del mondo.
La guerra è scoppiata nel 2011 a seguito della repressione da parte delle forze di sicurezza di una serie di manifestazioni a favore della democrazia nell’ambito della «primavera araba», che hanno portato a chiedere le dimissioni di Assad e successivamente alla creazione di decine di gruppi ribelli per combattere l’esercito.
Da allora il governo siriano ha annunciato una serie di amnistie e ha invitato la popolazione a tornare nelle aree che controlla, a fronte del calo dei combattimenti dopo aver guadagnato terreno nel 2015 grazie all’intervento della Russia a favore delle truppe governative.
Fonte: (EUROPA PRESS)