Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato mercoledì in uno storico discorso al Congresso degli Stati Uniti che «l’Ucraina non si arrenderà mai» nonostante le azioni delle truppe russe sul suo territorio.
Zelenski, che ha tenuto un discorso in inglese di circa mezz’ora ai membri del Congresso statunitense, ha sottolineato che il suo esercito otterrà «una vittoria assoluta», evidenziando che l’aiuto economico e militare di Washington è «un investimento nella sicurezza globale».
«Contro ogni previsione e scenario pessimistico, l’Ucraina non è caduta. L’Ucraina è viva e vegeta», ha detto il leader ucraino all’inizio del suo discorso, sottolineando che «gli ucraini non hanno paura, né dovrebbe averne il mondo».
Ha sottolineato che l’Ucraina dimostra «un coraggio che ispira il mondo intero», mentre gli Stati Uniti «hanno unito la comunità internazionale per proteggere la libertà e il diritto internazionale». Ha inoltre sottolineato che «l’Europa è ora più forte e più indipendente che mai».
«La tirannia russa ha perso la sua presa su di noi e non influenzerà mai più le nostre menti», ha detto Zelenski, suscitando una standing ovation da parte dei presenti in Aula.
Nel frattempo, ha affermato che «i russi avranno la possibilità di essere liberi solo quando avranno vinto il Cremlino nella loro mente». Ha inoltre affermato che «dobbiamo prendere tutte le misure necessarie» per garantire che anche i Paesi che fanno parte del «Sud globale» prendano posizione in merito.
«La Russia deve essere vinta sul campo di battaglia. Ma questa battaglia non è solo limitata al territorio, da qualche parte in Europa. La nostra battaglia non è solo per la vita, la libertà o la sicurezza degli ucraini o di qualsiasi altro Paese che la Russia cerca di conquistare. Questa questione definirà il mondo in cui vivranno i nostri figli e nipoti», ha denunciato.
«Questa battaglia non può essere congelata o rinviata. Non si può ignorare la questione nella speranza che l’oceano o qualcos’altro fornisca protezione», ha criticato.
«Dagli Stati Uniti alla Cina, dall’Europa all’America Latina e da ogni Paese all’Australia, il mondo è troppo interconnesso e interdipendente per permettere a chiunque di restare in disparte e allo stesso tempo sentirsi al sicuro quando questa battaglia continua», ha affermato.
In questo senso, Zelenski ha sottolineato che Kiev e Washington «sono alleati in questa battaglia», poiché il prossimo anno «sarà un punto di svolta» per garantire «il futuro della libertà comune», grazie al coraggio ucraino e alla determinazione americana.
Dopo che il Congresso degli Stati Uniti ha salutato il leader ucraino con una standing ovation, Zelensky ha ringraziato gli applausi, osservando che il plauso per la sua presenza in aula «è troppo» per lui e per il suo «grande popolo», in quello che è stato il suo primo viaggio all’estero dall’invasione russa del suo Paese iniziata il 24 febbraio.
Si è rivolto ai membri del Congresso e a «tutti coloro che apprezzano la libertà e la giustizia», ringraziando la Presidente della Camera Nancy Pelosi per la sua «eroica» visita in Ucraina e la Vicepresidente dell’Amministrazione Biden Kamala Harris per il suo aiuto.
Fonte: (EUROPA PRESS)