Il team legale dell’ex presidente peruviano Pedro Castillo ha rilasciato una dichiarazione nella tarda serata di mercoledì, chiedendo alla Commissione interamericana per i diritti umani (CIDH) un incontro faccia a faccia con l’ex presidente nel carcere in cui è detenuto.
La richiesta è stata formulata in una lettera dell’avvocato di Castillo, Wilfredo Robles, in cui si sostiene che il suo cliente è «arbitrariamente privato della libertà attraverso un processo giudiziario viziato da illegalità», il tutto mentre la CIDH ha avviato incontri con le autorità locali e con i parenti delle persone uccise nelle proteste in corso in tutto il Paese.
A questo proposito, la difesa di Castillo ha affermato che il 20 dicembre, attraverso la Rete nazionale dei diritti umani, è stata presentata una richiesta di incontro con Castillo alla CIDH, richiesta che la segreteria esecutiva dell’organizzazione ha accettato.
«L’agenda dell’équipe tecnica della CIDH include una visita programmata al signor Pedro Castillo», ha risposto la Commissione interamericana, secondo quanto riportato nella lettera dell’ex presidente.
Tuttavia, finora la CIDH «non ha contattato la difesa del presidente», secondo il team legale di Castillo, che ha chiesto all’organizzazione di specificare i dettagli dell’incontro, dato che si teme che non abbia luogo a causa di possibili pressioni politiche.
«Sto rendendo pubblica questa situazione, in modo che possiamo stare all’erta e che la visita della CIDH non venga politicizzata a favore degli interessi del governo de facto», ha aggiunto l’avvocato di Castillo.
Una delegazione della Commissione interamericana per i diritti umani (CIDH) ha iniziato una serie di incontri in Perù, dove incontrerà le autorità locali, i membri delle organizzazioni sociali e i parenti delle persone morte durante le recenti proteste.
Pedro Castillo è detenuto nel carcere Barbadillo di Ate, alla periferia di Lima, dal 17 dicembre, dopo che la magistratura ha disposto 18 mesi di detenzione preventiva nei suoi confronti.
La magistratura peruviana ha ordinato la custodia cautelare dell’ex presidente, indagato per i reati di ribellione, cospirazione, abuso di autorità e disturbo della quiete pubblica.
Fonte: (EUROPA PRESS)