La Corea del Nord ha lanciato un missile balistico a medio raggio e due proiettili a corto raggio nel Mar del Giappone nelle prime ore di giovedì, facendo scattare l’allarme aereo in diverse prefetture settentrionali dell’isola giapponese di Honshu, hanno dichiarato i funzionari giapponesi.
Il Ministero della Difesa giapponese ha rivelato che la Corea del Nord ha lanciato un missile a medio raggio intorno alle 7.42 ora locale (23.42 ora peninsulare spagnola) che è caduto nel Mar del Giappone, secondo quanto riportato dalla NHK.
In un primo momento, il Ministero della Difesa aveva annunciato che il missile aveva sorvolato l’arcipelago giapponese, ma in seguito ha rettificato la dichiarazione assicurando che ciò non era avvenuto perché il missile aveva fallito ed era caduto da qualche parte nel Mar del Giappone dopo aver volato per 1.920 chilometri.
Tuttavia, in seguito al lancio del missile, il governo ha inviato un allarme immediato ai cittadini delle prefetture di Miyagi, Yamagata e Niigata, tutte a nord di Honshu, l’isola principale dell’arcipelago giapponese.
Tuttavia, altri due missili a corto raggio sono stati rilevati dallo Stato Maggiore della Corea del Sud, che ha dichiarato che sono stati lanciati alle 8.39 (00.39 ora spagnola) dalla città nordcoreana di Kaechon, a sud di Pyongyang.
GIAPPONE, COREA DEL SUD E USA CONDANNANO I LANCIO Alti funzionari di Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti hanno definito i lanci missilistici della Corea del Nord «una chiara e seria sfida alla comunità internazionale».
In risposta ai tre lanci missilistici di giovedì, il direttore generale del ministero degli Esteri giapponese Takehiro Funakoshi ha parlato con il rappresentante speciale del Dipartimento di Stato americano per la Corea del Nord Sung Kim e con il direttore generale del ministero degli Esteri sudcoreano Kim Gunn, ha riferito la NHK.
I tre rappresentanti hanno affermato che «la serie di lanci di missili balistici» di martedì e mercoledì sono provocazioni di frequenza e forma «senza precedenti» e rappresentano «una minaccia seria e imminente per la sicurezza della regione, compresi Giappone e Corea del Sud».
Hanno inoltre concordato di promuovere «ulteriormente» la cooperazione in materia di sicurezza tra i loro Paesi, ribadendo che continueranno a lavorare a stretto contatto per rafforzare l’attuazione delle sanzioni e le risposte in seno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
I lanci arrivano un giorno dopo che la Corea del Nord ha lanciato quasi 20 missili nel Mar del Giappone, uno dei quali ha sorvolato la linea di demarcazione marittima tra le due Coree per la prima volta dalla guerra tra i due Paesi, facendo scattare le sirene antiaeree su una delle isole sudcoreane.
In questo contesto, il 4 ottobre Pyongyang ha lanciato un missile balistico che è atterrato nell’Oceano Pacifico e ha sorvolato il territorio giapponese, un evento che non si verificava dal 2017 e che ha fatto scattare l’allarme in Giappone.
L’offensiva di Pyongyang ha ulteriormente inasprito le tensioni nella regione, dopo che nelle ultime settimane la Corea del Nord ha lanciato decine di missili balistici in test vietati dalle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, in risposta alle manovre militari tra Stati Uniti e Corea del Nord che considera una prova di invasione.
Washington e l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) hanno condiviso le prove che la Corea del Nord «probabilmente» condurrà un test missilistico nucleare, il primo dal 2017.