L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta già preparando il suo ritorno su Twitter e Facebook, due social network dai quali era stato rimosso due anni fa in seguito all’assalto lanciato da migliaia di suoi seguaci a Capitol Hill e con l’obiettivo di guadagnare presenza nella sua nuova corsa alla Casa Bianca, con le elezioni del novembre 2024 all’orizzonte.
L’arrivo del magnate Elon Musk su Twitter ha significato il recupero dell’account di Trump. Il suo ultimo messaggio è stato pubblicato l’8 gennaio 2020, per confermare che non avrebbe partecipato all’inaugurazione del suo successore, Joe Biden, ma ha ancora 87,7 milioni di follower.
Il secondo fronte, ancora da risolvere, è quello della società madre di Facebook, Meta. La società fondata da Mark Zuckerberg aveva promesso di occuparsi del caso nelle prossime settimane e la campagna di Trump ha chiesto formalmente a Meta di sbloccare l’account.
«Riteniamo che il veto sul conto di Trump abbia drasticamente distorto e inibito il discorso pubblico», si legge nella lettera inviata martedì e ripresa da NBC News. La lettera non solleva una potenziale causa legale, anche se fonti vicine a Trump consultate dal network la mettono sul tavolo.
La campagna ricorda che l’attuale responsabile degli affari globali di Meta, l’ex politico britannico Nick Clegg, ha dichiarato in ottobre di dover stare «molto attento» quando si tratta di «mettere a tacere le voci politiche». «Siamo d’accordo», dicono i consiglieri dell’ex inquilino della Casa Bianca.
Per la campagna di Trump, che vuole tornare a essere il candidato repubblicano alle presidenziali, «ogni giorno in cui la sua voce tace è un’interferenza inappropriata nel processo politico ed elettorale americano».
Clegg ha parlato da Davos (Svizzera), in occasione del World Economic Forum, e ha insistito sul fatto che la sua azienda intende decidere «rapidamente» il futuro dei conti di Trump, secondo l’agenzia DPA. L’ex vice primo ministro britannico ha ricordato che il veto iniziale era valido solo per due anni.
TRUTH SOCIAL Trump ha cercato di aggirare il veto dei grandi social network fondando una propria piattaforma, Truth Social, che ha cercato di promuovere come altoparlante ma che ha dimostrato di avere una portata minore. Attualmente ha meno di 5 milioni di follower, ben lontani dai quasi 88 milioni di Twitter e dai 34 milioni di Facebook.
Una delle domande su cui la sua campagna ha già iniziato a discutere non è solo quando Trump tornerà su Twitter, ma anche come. Secondo NBC News, i suoi consiglieri hanno già iniziato a lavorare su quel possibile primo «tweet» che riporterebbe il magnate newyorkese nel forum dove già si trovano i grandi leader politici del mondo.
Fonte: (EUROPA PRESS)