L’ONG Reporter senza frontiere (RSF) ha accolto con favore la «storica» risoluzione del Parlamento europeo che denuncia il deterioramento della libertà di stampa in Marocco, nella misura in cui rompe il «silenzio» che consiste nell’esentare il regno Alawi da qualsiasi osservazione.
«Meglio tardi che mai», ha dichiarato il segretario generale di RSF Christophe Deloire, la cui ONG da anni lancia l’allarme sulle «intimidazioni e le molestie giudiziarie» ai danni dei giornalisti marocchini. Tre di loro sono ancora detenuti «arbitrariamente».
L’organizzazione sottolinea l’ampia maggioranza che ha dato il via libera al testo – 356 voti a favore, 32 contrari e 42 astensioni – che chiede il rispetto della libertà di espressione e dei media, denuncia l’uso del programma di spionaggio «Pegasus» e chiede anche «un giusto processo» per i giornalisti imprigionati: Omar Radi, Sulaiman Raisuni e Taufik Buachrine.
La risoluzione incorpora anche un emendamento che esprime «profonda preoccupazione per le accuse di corruzione da parte delle autorità marocchine nei confronti dei membri del Parlamento europeo» e chiede di applicare al Marocco gli stessi controlli adottati per il Qatar.
Il Marocco è al 135° posto su 180 Paesi nell’Indice mondiale della libertà di stampa di RSF.
Fonte: (EUROPA PRESS)