Giovedì la magistratura belga ha confermato la detenzione preventiva dell’europarlamentare greco-socialista Eva Kaili, accusata sei settimane fa del suo presunto coinvolgimento in uno schema di corruzione pagato da Qatar e Marocco per ottenere influenza nelle istituzioni dell’UE.
Kaili, che è stata vicepresidente del Parlamento europeo fino a quando non è stata estromessa dallo scandalo di corruzione, nega ogni coinvolgimento nel caso e i suoi avvocati hanno chiesto il suo rilascio.
Tuttavia, la Procura ha chiesto di tenerla in carcere a causa del rischio di processo e del rischio di distruzione delle prove, secondo quanto dichiarato dagli avvocati di Kaili alla stampa che ha assistito al processo.
Infine, la Camera del Consiglio di Bruxelles (tribunale di prima istanza) ha ascoltato le argomentazioni della Procura e «ha confermato la custodia cautelare», secondo quanto dichiarato dalla stessa Procura in un comunicato.
Oltre alla socialista greca, restano in carcere altre tre persone con l’accusa di partecipazione a un’organizzazione criminale, riciclaggio di denaro e corruzione, tra cui il suo compagno, l’assistente parlamentare Francesco Giorgi, e Niccolò Figa-Talamanca, responsabile dell’ONG «Non c’è pace senza giustizia».
La quarta persona incriminata è l’ex europarlamentare socialista Pier Antonio Panzeri, fondatore della ONG «Fight Impunity» attraverso la quale sono stati presi contatti con gli eurodeputati e considerato il «capobanda» del complotto.
Questa settimana, la Procura federale ha annunciato un accordo con Panzeri in cui egli accetta di confessare i dettagli della corruzione, dal modus operandi della rete ai nomi di coloro a cui ha pagato le tangenti, in cambio di una riduzione della pena a cinque anni di carcere, di cui ne sconterà solo uno.
Sempre questa settimana, il Parlamento europeo ha formalmente avviato la procedura per esaminare la richiesta della giustizia belga di revocare l’immunità parlamentare di due eurodeputati socialisti, il belga Marc Tarabella e l’italiano Andrea Cozzolino, da indagare.
Cozzolino ha lasciato il gruppo europeo dei Socialisti e Democratici (S&D) per aderire alla lista dei non iscritti, mentre Tarabella è stato sospeso dal gruppo dopo aver rifiutato di lasciare le file socialdemocratiche.
Fonte: (EUROPA PRESS)