La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta nei confronti di Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia, per aver rivelato informazioni riservate nell’ambito della detenzione del prigioniero anarchico Alfredo Cospito.
La denuncia, presentata dal deputato dei Verdi Angelo Bonelli, sostiene che Donzelli avrebbe rivelato informazioni riservate durante un dibattito della Commissione antimafia alla Camera dei Deputati che non erano «a disposizione dei parlamentari».
In particolare, Donzelli ha fatto riferimento in seduta alle conversazioni che l’anarchico, condannato all’ergastolo, avrebbe tenuto in carcere con diversi boss italiani il 12 gennaio scorso, nonché alla visita di quattro membri del Partito Democratico al carcere in cui è detenuto.
«Mentre parlava con i malavitosi, ha incontrato anche i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando, che sono venuti a incoraggiarlo nella battaglia. Quindi voglio sapere, signor Presidente, se questa sinistra è dalla parte dello Stato o dalla parte dei terroristi con la mafia», ha detto Donzelli, che è anche vicepresidente della Commissione parlamentare per la sicurezza della Repubblica.
La reazione alle sue parole ha portato alla sospensione della seduta, dopo la quale il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha «assolutamente» escluso qualsiasi rapporto tra i rappresentanti parlamentari e il detenuto, secondo quanto riportato da Rai News.
Donzelli ha dichiarato mercoledì di non aver violato «alcun segreto», poiché ha potuto apprendere l’informazione da «un rapporto del Ministero della Giustizia». «Non mi è stato consegnato alcun documento riservato», ha detto.
Cospito, che sta scontando una pena per un’aggressione a un imprenditore nel 2012 e per un attentato a una stazione di polizia nel 2006, ha iniziato lo sciopero per chiedere che i suoi reati non siano classificati come terrorismo, in quanto ciò apre la porta a un regime carcerario più duro, equivalente a quello dei leader mafiosi.
Il governo italiano ha sottolineato martedì che non concederà a Cospito alcun trattamento di favore dopo il suo trasferimento dal carcere a causa delle sue condizioni di salute. La sua rivendicazione ha provocato anche proteste di piazza e le autorità stanno indagando sul possibile legame tra il caso e gli attacchi alle sedi diplomatiche italiane all’estero.
Fonte: (EUROPA PRESS)