Il Papa ha incontrato i vescovi della Repubblica Democratica del Congo (RDC) e ha chiesto loro di fuggire dal «carrierismo» e dalla mondanità e di essere «strumenti di consolazione e riconciliazione per gli altri».
«Non si dica mai di voi che, mentre il popolo soffre la fame, si dica di voi: quelli non si curano e uno va al suo campo, un altro ai suoi affari. No, per favore, lasciamo gli affari fuori dalla vigna del Signore. Siamo pastori e servitori del popolo, non uomini d’affari», ha detto il pontefice prima di congedarsi dai congolesi.
Così, nel suo ultimo giorno a Kinshasa, dopo una visita segnata da appelli alla pace e alla condanna della guerra e della corruzione, il Papa ha esortato i sacerdoti a essere «credibili in tutto», e in particolare «nel coltivare la comunione, nella vita morale e nell’amministrazione dei beni».
In un discorso in cui ha ribadito i suoi moniti contro la mondanità e il carrierismo, come ha fatto giovedì nel suo discorso ai sacerdoti, ai religiosi e ai seminaristi del Paese africano con il maggior numero di cattolici, ha detto: «L’episcopato non deve essere visto come un mezzo per salire la scala sociale ed esercitare il potere, né per interpretare il ministero secondo criteri di guadagno personale».
Il Pontefice ha indicato che «la profezia cristiana si incarna in molte azioni politiche e sociali», ma ha chiarito che il compito dei vescovi e dei pastori in generale «non è questo», bensì quello di annunciare la Parola «per risvegliare le coscienze, denunciare il male, incoraggiare coloro che sono scoraggiati e senza speranza».
Il Papa è già in viaggio verso il Sud Sudan, il Paese più giovane del mondo dopo aver ottenuto l’indipendenza dal Sudan nel 2011, tra i più poveri del pianeta e devastato dalla guerra civile. Nel suo viaggio sarà accompagnato dall’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, e dal moderatore dell’Assemblea generale della Chiesa di Scozia, Jim Wallace, rappresentanti delle altre due denominazioni cristiane del Paese, che conta 12 milioni di abitanti.
Francesco desiderava da tempo recarsi in Sud Sudan, un Paese prevalentemente cristiano, ma la situazione di instabilità del Paese aveva complicato i piani di visita del Papa. Nell’aprile 2019, il Vaticano ha ospitato un ritiro per i leader e i funzionari della Chiesa del Sud Sudan, durante il quale il Pontefice si è inginocchiato ai loro piedi e li ha pregati di dare una possibilità alla pace e di essere degni padri della nazione.
Fonte: (EUROPA PRESS)