
Il governo keniota sta ultimando i piani per riaprire, nel giro di pochi giorni, il primo valico di frontiera con la Somalia dopo quasi un decennio di chiusura a causa della minaccia dell’organizzazione jihadista Al Shabaab, in un gesto di cooperazione con le autorità somale, ora in «guerra totale» contro l’organizzazione terroristica.
A seguito di consultazioni ad alto livello tra i due Paesi, il Kenya intende riaprire il valico di Mandera nel breve periodo, ha confermato il Ministro della Sicurezza Nazionale Kithure Kindiki durante una visita alla città di confine.
«Ho dato ordine alle squadre di sicurezza della contea di incontrarsi con le agenzie governative qui rappresentate, tra cui le dogane e l’immigrazione, e di valutare i requisiti e fornire informazioni entro una settimana per riattivare il confine», ha dichiarato, secondo quanto riportato da Voice of America, l’emittente internazionale statunitense.
Il Kenya si è unito all’Etiopia e a Gibuti nel lanciare un’offensiva militare congiunta per aiutare la Somalia contro gli insorti di Al Shabaab, come hanno concordato i leader dei quattro Paesi in un incontro a Mogadiscio questa settimana.
Nel 2012 il Kenya ha chiuso tutti i suoi valichi di frontiera ufficiali con la Somalia nel tentativo di fermare le incursioni degli insorti che operano dalla parte somala. I punti di frontiera chiusi comprendevano il valico di Mandera e quelli di Lamu, Wajir e Garisa, ma la chiusura non ha fermato gli attraversamenti illegali del confine, né il contrabbando.
Negli ultimi cinque anni, il Kenya nord-orientale ha subito una lunga serie di attacchi da parte di Al Shabaab, una delle organizzazioni terroristiche più feroci dell’Africa. Nel suo attacco più letale, il gruppo jihadista ha ucciso quasi 150 persone nel 205 durante un assalto all’Università Garisa.
Fonte: (EUROPA PRESS)






