
Martedì un tribunale sudcoreano si è pronunciato per la prima volta a favore del risarcimento di una vittima di un massacro compiuto nel 1968 dalle forze sudcoreane durante la guerra del Vietnam.
La Corte distrettuale centrale di Seoul ha deciso di risarcire le vittime del massacro avvenuto a Phong Nhi, nella provincia vietnamita di Quang Nam. La vittima in questione ha perso diversi membri della sua famiglia ed è stata ferita dalle truppe sudcoreane.
Si stima che circa 70 persone siano state uccise nel massacro, che sarebbe stato compiuto da membri della seconda brigata dei marines sudcoreani durante una missione nel contesto della guerra.
Nguyen Thi Thanh, sopravvissuta agli attacchi, ha intentato una causa per danni contro il governo sudcoreano nel 2020 chiedendo un risarcimento di 30 milioni di won (circa 22.000 euro). Ha detto di aver perso diversi familiari e di aver subito ferite da arma da fuoco.
Secondo l’agenzia di stampa Yonhap, il tribunale ha respinto l’argomentazione del governo di essere «immune da tali azioni legali da parte di cittadini vietnamiti a causa dell’accordo firmato da Vietnam, Corea del Sud e Stati Uniti».
«È difficile capire come questo tipo di patto abbia un peso legale tale da impedire a un individuo vietnamita di intentare una causa contro il governo sudcoreano», ha dichiarato il tribunale, che respinge anche la difesa delle autorità, le quali insistono sul fatto che il coinvolgimento delle forze sudcoreane in tali massacri durante la guerra non è stato chiaramente dimostrato.
Inoltre, la magistratura ha definito «illegali» gli atti commessi dalle forze sudcoreane. Tuttavia, Nguyen e i suoi avvocati hanno sottolineato lo storico verdetto e applaudito la decisione.
Fonte: (EUROPA PRESS)