Un giudice dello Stato della Georgia ha convocato Mark Meadows, che è stato capo dello staff dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, per testimoniare sul suo possibile coinvolgimento in presunte interferenze nel conteggio dei voti delle elezioni del 2020.
Il giudice Edward Miller ha convocato Meadows per testimoniare nell’ambito di un’indagine condotta dal procuratore distrettuale della contea di Fulton, Fani Willis, su possibili interferenze nel conteggio dei voti in Georgia.
Il caso è iniziato dopo che nel gennaio 2021 è emersa una presunta conversazione in cui Trump esortava il Segretario di Stato della Georgia Brad Raffensberger a fare il possibile per trovare gli oltre 11.000 voti necessari per ribaltare la vittoria di Joe Biden.
Dopo aver appreso la notizia della citazione, il team legale di Meadows, che è stato capo dello staff del Presidente Trump durante le ultime fasi del suo mandato, ha ammesso che intende fare appello alla sentenza, secondo quanto riportato dal quotidiano statunitense «The New York Times».
Willis aveva già citato in giudizio Meadows nell’agosto di quest’anno, notando che aveva preso parte a un incontro, a cui aveva partecipato anche lo stesso Trump, in cui era stata affrontata la retorica sulle accuse di frode elettorale e sulla certificazione dei voti in Georgia e in altri Stati.
Willis ha già accusato Meadows di aver tentato di partecipare a una verifica dei risultati elettorali in Georgia e di essere coinvolto nella suddetta telefonata a Raffensberger.