Si è spento all’età di 83 anni
L’ex calciatore galiziano Amancio Amaro, campione d’Europa con il Real Madrid, di cui era l’attuale presidente onorario, e con la nazionale spagnola, è morto all’età di 83 anni, ha confermato martedì il club madrileno. «Il Real Madrid CF, il suo presidente e il consiglio di amministrazione si rammaricano profondamente per la morte di Amancio Amaro, presidente onorario del Real Madrid e una delle grandi leggende del nostro club e del calcio mondiale», ha dichiarato il club in un comunicato. Fonte: (REAL MADRID)
Uno dei grandi del calcio
Il 14 volte campione d’Europa ha espresso «le sue condoglianze e il suo affetto alla moglie Consuelo, ai figli Óscar, Belén, Amancio, Patricia, Marcos e Claudia, al fratello Juan Carlos, ai nipoti e a tutti i suoi parenti, colleghi e cari». «Amancio Amaro sarà ricordato da tutti i madridisti e da tutti gli appassionati di calcio come una delle grandi leggende di questo sport. Il Real Madrid porge le sue condoglianze a tutti i madridisti. Che riposi in pace», ha dichiarato il Real Madrid.
Una delle migliori ali
Amancio è considerato una delle migliori ali della storia del calcio spagnolo e una delle leggende del Real Madrid, dove ha trascorso gran parte della sua carriera e con cui ha vinto la Coppa Europa, la sesta del club, nel 1966, con il cosiddetto Real Madrid Ye-Ye.
Paco Gento è morto un anno fa
Il galiziano, ingaggiato nel 1962 dal Deportivo de La Coruña, ha trascorso 14 stagioni nel club madrileno, che lo considera «sempre un esempio per il madridismo e per tutto il mondo dello sport» e che lo scorso anno lo ha nominato nuovo Presidente Onorario per colmare il vuoto lasciato da un’altra leggenda, Paco Gento, morto all’inizio del 2022.
471 partite con la maglia del Real Madrid
Amancio Amaro ha giocato 471 partite con il Real Madrid, con cui ha vinto nove campionati, tre coppe e, soprattutto, la Coppa Europa del 1996 allo stadio Heysel di Bruxelles, dove ha segnato il gol dell’1-1 nella vittoria per 2-1 sul Partizan Belgrado. In totale ha segnato 155 gol.
Squadra nazionale
Inoltre, l’attaccante galiziano ha avuto un ruolo di primo piano anche con la Nazionale, con la quale è stato storico campione d’Europa nel 1964 contro l’URSS al Santiago Bernabéu, con l’aneddoto che per molti anni si è creduto che fosse stato lui l’autore del passaggio per il gol del 2-1 segnato da Marcelino a causa di un errore nel montaggio della partita, quando invece era stato Chus Pereda. Il giocatore di A Coruña ha giocato 42 partite con la «Roja», segnando undici gol e partecipando alla Coppa del Mondo del 1966 in Inghilterra.
Ha allenato la squadra di riserva del Real Madrid, il Castilla
Dopo aver lasciato il calcio, Amancio è stato alla ribalta del Real Madrid per il suo ruolo nella squadra di riserva, il Castilla, con cui ha vinto il titolo di Seconda Divisione 1983-1984, davanti a un’altra squadra di riserva come il Bilbao Athletic, e dove è stato il falsario della famosa «Quinta del Buitre».
Amore e ammirazione da parte di tutti
«Per quello che rappresenta e per i valori che ha diffuso nel corso della sua carriera, Amancio è uno dei migliori giocatori della nostra storia e una delle migliori ali del calcio mondiale. È stato compagno di squadra di Paco Gento nella finale di Coppa Europa del 1966 e Paco, e naturalmente Alfredo di Stéfano, ne saranno orgogliosi. Ti sei guadagnato l’affetto di tutti noi che amiamo questo club e il rispetto e l’ammirazione di tutti i tifosi», ha sottolineato Florentino Pérez, presidente del Real Madrid, nel giorno in cui l’Assemblea del club ha eletto il galiziano come nuovo presidente onorario. Nella foto, Paco Gento.
Il Bernabéu ospiterà la cappella funeraria
La cappella funebre dell’ex calciatore e presidente onorario del Real Madrid Amancio Amaro sarà allestita questo martedì, a partire dalle ore 15:00, nel palco d’onore dello stadio Santiago Bernabéu, ha dichiarato il club in un comunicato.