
Il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha chiesto alla Birmania di avviare immediatamente «un processo inclusivo per tornare alla transizione democratica» e di rilasciare tutti i prigionieri politici.
Guterres ha espresso la sua preoccupazione per la situazione politica, di sicurezza, dei diritti umani e umanitaria in un Paese che, ha detto, «sta sprofondando sempre più nella catastrofe».
«Condanno i crescenti livelli di violenza, l’uso sproporzionato della forza e la spaventosa situazione dei diritti umani», ha dichiarato al vertice ASEAN.
Ha inoltre ricordato che gli attacchi indiscriminati contro i civili possono costituire crimini di guerra secondo il diritto internazionale e ha ribadito il suo appello a tornare sulla strada della «pace e della sicurezza durature».
A questo proposito, ha esortato tutti i Paesi membri dell’ASEAN a cercare una strategia unitaria per l’ASEAN che si concentri sui bisogni e le aspirazioni del popolo birmano. «Esorto i Paesi dell’ASEAN a mantenere aperte le frontiere e a fornire protezione ai rifugiati provenienti dalla Birmania. Nessun rifugiato dovrebbe essere costretto a ritornare nella sofferenza e nel pericolo», ha dichiarato.
Il rappresentante internazionale si è inoltre soffermato sul milione di rifugiati Rohingya – una minoranza musulmana che vive principalmente nello Stato di Rajine – e ha chiesto un’azione urgente da parte delle autorità per garantire le condizioni per il loro ritorno volontario.






