Il governo russo ritiene che al momento ci siano poche possibilità di raggiungere un accordo indiretto con l’Ucraina per garantire la sicurezza dell’impianto di Zaporiggia con la mediazione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), l’agenzia nucleare delle Nazioni Unite, che ha ripetutamente sostenuto la necessità di dichiarare l’impianto un sito neutrale e inviolabile per evitare una catastrofe.
L’impianto di Zaporiggia è il più grande d’Europa e dispone di sei reattori commissionati tra il 1984 e il 1995. Controllata dalle forze russe dal marzo dello scorso anno, poco dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, è stata teatro di continue offensive e ambita sia da Kiev che da Mosca.
Il direttore generale dell’AIEA, Rafael Mariano Grossi, ha visitato la centrale nucleare alla fine del mese e ha riferito che i colloqui tra le parti russa e ucraina si sono recentemente concentrati sulla definizione di una serie di «principi fondamentali di protezione», tralasciando l’intenzione dell’AIEA di far sì che entrambi i Paesi accettino di stabilire questa «zona» di protezione intorno all’impianto.
Il rappresentante permanente della Russia presso le organizzazioni internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov, ha espresso pessimismo sullo sviluppo dei colloqui e, in particolare, sullo stato esatto dell’impianto.
Ulyanov ha confermato che l’AIEA eliminerà il termine «zona» per descrivere l’area intorno all’impianto, ritenendo che questa parola porti con sé connotazioni di dominio territoriale che potrebbero far deragliare i negoziati indiretti con Kiev a questo proposito.
Ci sono possibilità di raggiungere un accordo», ha indicato Ulianov nelle dichiarazioni al canale Russia-24 riportate dall’agenzia TASS, «ma non sono troppo grandi», prima di rimproverare a Kiev la sua «posizione negativa» su questi aspetti da trattare, con il conseguente aumento della difficoltà dei negoziati.
Fonte: (EUROPA PRESS)