Il presidente colombiano Gustavo Petro ha dichiarato domenica di essere disposto a incontrare gli ex leader paramilitari per discutere del processo di pace.
Petro ha detto che gli ex leader militari che hanno scontato la loro pena e che hanno espresso pubblicamente la loro disponibilità a incontrarsi dovrebbero spiegare «in che misura» il «processo di pace è stato troncato o se può essere completato e finalizzato».
Ho visto con preoccupazione come molte delle haciendas che i paramilitari avevano nella (regione di) Urabá siano ora occupate da prestanome o dal clan del Golfo. Da qui la necessità di una forza di polizia specializzata che si occupi di questi beni e di una revisione della fase finale della legge Giustizia e Pace».
Così, l’idea proposta dal presidente durante la commemorazione della Giornata nazionale della memoria e della solidarietà è quella di fare un inventario dei beni da parte dell’Agenzia fondiaria nazionale per la riforma agraria, al fine di »aumentare il ritmo» di raccolta e risarcimento delle vittime.
Ha inoltre sottolineato che c’è stata una rivittimizzazione da parte dello Stato e che la corruzione, che ha procurato vantaggi ad alcuni ex funzionari pubblici, è stata un fattore determinante per il mancato risarcimento delle vittime.
In questo senso, ha invitato le vittime a unirsi a un movimento sociale per la pace. Se questi milioni di persone si organizzassero, potremmo avere il primo movimento sociale in Colombia il cui obiettivo è la pace», ha dichiarato.
Mi sembra fondamentale che le organizzazioni delle vittime, di qualsiasi tipo, di qualsiasi origine, diventino un Movimento sociale per la pace», ha affermato, indicando che il Centro della memoria dovrebbe «accelerare il più possibile i processi di restituzione delle terre, i processi di risarcimento delle vittime e anche i processi giudiziari che hanno a che fare con la verità».
Fonte: (EUROPA PRESS)