La polizia turca ha dichiarato di aver aumentato a 48 il numero di persone arrestate per l’attentato di Istanbul di domenica, che ha causato la morte di sei persone e il ferimento di altre 81.
Gli agenti hanno arrestato 48 sospetti, di cui 37 sono cittadini stranieri, per lo più siriani, ha riferito la televisione TRT Haber.
Le autorità hanno anche sequestrato quasi 4.000 dollari, 5.000 euro e 10.000 lire, oltre a gioielli, nella casa in cui risiedeva il principale sospettato dell’attentato, arrestato nella tarda serata di domenica.
Le squadre del Dipartimento di Polizia di Istanbul hanno arrestato la donna sospettata di aver compiuto l’attacco terroristico, così come altre 21 persone, nelle prime ore del mattino di lunedì.
Il ministro dell’Interno Suleiman Soylu ha dichiarato che le autorità turche hanno stabilito che «l’ordine per il mortale attacco terroristico è partito da Ain al Arab, nel nord della Siria, dove hanno sede le Unità di protezione del popolo (YPG)», un riferimento a un’importante milizia curdo-siriana con legami con il PKK.
Il portavoce presidenziale turco Fahrettin Altun ha dichiarato lunedì che gli attacchi «sono una conseguenza diretta e indiretta del sostegno di alcuni Paesi ai gruppi terroristici», nel contesto del supporto alle Forze Democratiche Siriane (SDF) e del presunto sostegno di Svezia e Finlandia al Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK).
«La comunità internazionale deve prestare attenzione. Gli attacchi terroristici contro i nostri civili sono una conseguenza diretta e indiretta del sostegno di alcuni Paesi ai gruppi terroristici», ha dichiarato Altun.
Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) lunedì si è dissociato dall’attentato, in seguito alle accuse del governo turco contro il gruppo, che Ankara considera un’organizzazione terroristica.
«Prima di tutto, porgiamo le nostre condoglianze alle famiglie delle vittime e auguriamo una pronta guarigione ai feriti. Non abbiamo nulla a che fare con questo incidente ed è ben noto al pubblico che non prendiamo di mira direttamente i civili né condoniamo azioni dirette contro i civili», ha dichiarato il Comando del Centro di Difesa del Popolo (HSM) in un comunicato.
Istanbul è stata colpita da diverse esplosioni in passato, tra cui un attentato suicida a Istiklal nel 2016 da parte di un sospetto membro del gruppo jihadista dello Stato Islamico che ha ucciso cinque persone.
Nello stesso anno, il PKK, considerato dalla Turchia un’organizzazione terroristica, ha rivendicato la responsabilità di un attentato che ha ucciso 38 persone fuori da uno stadio di calcio nella zona di Besiktas, nel centro di Istanbul.