Il vicesindaco di Kiev (Ucraina), Petro Olenych, ha sostenuto che «anche in situazioni di emergenza» le città possono sviluppare e potenziare la digitalizzazione e ha spiegato come l’app informativa comunale per i cittadini di Kiev digitale sia stata adattata in tempi di guerra.
È quanto ha affermato martedì a Barcellona, nel discorso di apertura del congresso User Centri Cities 2022, organizzato dalla Generalitat, da UserCentriCities e dal Consiglio di Lisbona, spiegando che a Kiev da cinque anni esiste un team dedicato allo sviluppo di questo strumento per offrire servizi ai cittadini in modo semplice.
Olenych ha spiegato che lo sviluppo di questa app è iniziato con i servizi di trasporto, di parcheggio e di acquisto di biglietti per il trasporto pubblico, che «ha reso più facile per i cittadini» muoversi in città, e assicura che è stata accolta molto bene dai residenti di Kiev.
Ha anche spiegato che questa applicazione ha generato fiducia tra i cittadini, che hanno inviato le loro opinioni in merito, il che li ha portati a poterla applicare per effettuare votazioni, ad esempio per cambiare il nome di una strada, una consultazione che, assicura, ha ottenuto la risposta di «6 milioni di cittadini».
INFORMAZIONI SULLA BOMBA Con lo scoppio della guerra, il vicesindaco ha assicurato di aver dovuto cambiare «in brevissimo tempo» i servizi offerti dall’applicazione e sviluppare uno strumento completamente diverso.
«Il 25 febbraio abbiamo iniziato i test e nel giro di due giorni l’app ha funzionato perfettamente e ha dato notizia degli attentati», ha detto Olenych, aggiungendo che l’obiettivo era quello di sviluppare uno spazio per la comunicazione di informazioni di cui i cittadini potessero fidarsi sulla guerra e su come questa influisse sui servizi della città.
Ha accolto con favore il fatto che i cittadini siano stati in grado di utilizzare l’app e le informazioni da essa fornite «per salvare le loro vite», mentre ha avvertito che durante la guerra ci sono molti siti web che pubblicano informazioni false.
Olenych ha spiegato che l’app «non viene utilizzata solo per i civili, ma anche in guerra», quindi fornisce informazioni anche ai militari oltre che ai civili, e ha suggerito che tutte le città integrino questo tipo di informazioni perché possono essere utilizzate anche per altri tipi di emergenze, non solo per la guerra.
L’applicazione fornisce istruzioni su dove i cittadini devono recarsi e su come agire in caso di emergenza e di attentati dinamitardi, viene aggiornata quotidianamente e serve anche a fornire informazioni su esercizi commerciali come le farmacie e su come procurarsi i medicinali.
Ha dichiarato di essere molto orgoglioso del funzionamento dell’applicazione, anche se si è rammaricato per i «numerosi attacchi informatici alle infrastrutture e ai servizi digitali di Kiev», che secondo lui hanno permesso loro di sapere come gestire tali attacchi ora.