Il presidente della Federazione iraniana di atletica leggera, Hashem Siami, ha rassegnato le dimissioni dopo che venerdì scorso si è svolta nella città di Shiraz una gara di maratona in cui alcuni dei partecipanti e delle partecipanti non indossavano il velo islamico.
La polemica generata dai settori più conservatori ha portato Siami a presentare le sue dimissioni al Ministro dello Sport e della Gioventù, Hamid Sajjadi. Siami è considerato legato alle Guardie rivoluzionarie, il corpo ideologico e militare d’élite della Repubblica islamica, riferisce Radio Farda.
I media ufficiali, come l’agenzia di stampa Fars, hanno riportato le dimissioni di Siami, che sarebbero avvenute sabato. Venerdì il procuratore della provincia di Fars, Mustafa Bahraini, ha annunciato l’apertura di un’indagine e la convocazione di funzionari sportivi.
In seguito alle dimissioni, il ministro Sajjadi «ha ordinato di prendere provvedimenti immediati sui dettagli e sui fattori coinvolti in quanto accaduto nelle gare di endurance di Fars».
Il governo di Shiraz ha affermato che le gare maschili e femminili si sono svolte in luoghi diversi, che le immagini pubblicate sui social media sono «arbitrarie» e che la polizia è intervenuta «immediatamente».
Il velo è obbligatorio per le donne in Iran e il suo rifiuto è diventato un gesto di disobbedienza civile legato alle proteste scatenate a settembre dopo la morte della giovane curdo-iraniana Mahsa Amini a Teheran, arrestata per non aver indossato correttamente il velo islamico.
Fonte: (EUROPA PRESS)