L’80% della popolazione giapponese sarebbe contraria ad aumentare le tasse per finanziare un aumento sostanziale delle spese militari come quello proposto dal governo, secondo un sondaggio dell’agenzia di stampa Kyodo.
In generale, la popolazione è favorevole al miglioramento delle risorse per la difesa del Paese, ma solo il 19 percento è favorevole al piano del Primo Ministro Fumio Kishida di finanziare parte di questa spesa con un aumento delle tasse.
A dicembre Kishida ha annunciato un aumento di oltre il 50% delle spese militari, portandole a 43 mila miliardi di yen (quasi 289 miliardi di euro) entro cinque anni, per raggiungere un livello di spesa militare pari al 2% del PIL entro il 2027.
Quasi il 60% dell’opinione pubblica considera il piano «non appropriato» e l’88% ritiene che le giustificazioni di Kishida siano «insufficienti».
Alla domanda sul motivo principale del rifiuto dell’aumento delle tasse per le spese militari, il 48% ha risposto «perché la gente non può sopportare più tasse».
Per quanto riguarda la possibilità di un’azione offensiva cinese contro Taiwan, il 53% si dice «estremamente preoccupato» e il 36% «un po’ preoccupato».
Per quanto riguarda la risposta auspicabile del Giappone in caso di invasione di Taiwan, il 56% sostiene gli sforzi diplomatici e le misure non militari, come le sanzioni economiche. Il 33% ritiene che il Giappone debba fornire supporto logistico agli Stati Uniti se questi ultimi difendono l’isola.
D’altra parte, il 61% sostiene la decisione del governo di acquisire una capacità di contrattacco per attaccare obiettivi all’interno del territorio nemico, in quanto Tokyo cerca di ottenere un potere di deterrenza. Tuttavia, il 36% della popolazione è contrario e il 60% ritiene che contribuisca a una corsa agli armamenti con i Paesi vicini.
Il sondaggio si basa su 1.959 interviste a persone di età superiore ai 18 anni condotte tra il 7 marzo e il 17 aprile.
Fonte: (EUROPA PRESS)