Il capo di Stato maggiore dell’esercito pakistano, generale Qamar Javed Bajwa, ha difeso il suo mandato alla guida dell’esercito e ha condannato le critiche rivolte alle forze armate in occasione delle elezioni del 2018, che hanno visto la vittoria dell’ex primo ministro Imran Khan.
Nel suo ultimo discorso pubblico prima di lasciare l’incarico il 29 novembre dopo cinque anni come capo di stato maggiore, Javed Bajwa ha criticato la narrativa anti-militare nel Paese, affermando che se il Pakistan vuole prosperare, è necessario promuovere la «tolleranza».
«La vittoria e la sconfitta fanno parte della politica e ogni partito dovrà sviluppare la propria forza per accettare sia la vittoria che la sconfitta, in modo che alle prossime elezioni arrivi un governo eletto piuttosto che uno importato o selezionato», ha detto, aggiungendo che questo comportamento deve essere «respinto».
«Una delle ragioni principali di questa critica è l’interferenza dell’esercito nella politica negli ultimi 70 anni, che è incostituzionale», ha affermato, affermando che esiste una sorta di influenza dei militari nella sfera politica pakistana.
Nel farlo, ha affermato che «nel febbraio dello scorso anno», l’esercito ha dichiarato che «non si sarebbe mai immischiato in alcuna questione politica». «Vi assicuro che siamo rigorosamente intransigenti su questo punto e continueremo ad esserlo», ha dichiarato, come riportato dal quotidiano «Dawn».
L’esercito è stato ampiamente criticato durante la campagna elettorale, segnata dall’arresto dell’ex primo ministro Nawaz Sharif, condannato per corruzione, e dalle accuse di molti partiti ai militari per aver presumibilmente favorito le possibilità di vittoria di Khan.
Le accuse di interferenza sono state respinte dall’esercito, che si è impegnato a non avere «alcun ruolo diretto» nelle elezioni, sebbene abbia effettuato un dispiegamento record di oltre 370.000 soldati il giorno delle votazioni, citando problemi di sicurezza.
In particolare, il presidente del PPP Bilawal Bhutto Zardari ha chiesto l’uscita dell’esercito dalla politica pakistana, mentre altre forze di opposizione come la Pakistan Muslim League (PML), guidata dall’ex primo ministro Nawaz Sharif (2013-2017), si sono espresse accusando l’esercito di aver truccato le elezioni per garantire la vittoria di Khan nel 2018.
Anche se non si sa ancora chi succederà a Javed Bajwa, l’ex primo ministro Khan, che è in contatto con il presidente del Paese, Arif Alvi, ha assicurato che sarà seguita la procedura prevista dalla legge.