Il governo nicaraguense ha chiuso altre 100 organizzazioni no-profit, portando a più di 3.000 il numero di associazioni sciolte in seguito alle proteste sociali dell’aprile 2018 contro il governo di Daniel Ortega.
Il Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSLN) ha messo fuori legge 91 ONG nazionali e altre nove di origine straniera, tra cui tre statunitensi, tre spagnole, una messicana, una italiana e una olandese, secondo il quotidiano online Nicaragua Investiga.
Queste organizzazioni, tra cui l’Asociación de Jubilados y Pensionados Independientes de Nicaragua (AJUPIN), non avrebbero rispettato l’obbligo di rendere conto dei propri conti e dei propri periodi fiscali, con una ripartizione delle entrate e dei prelievi.
A questo proposito, secondo il giornale, molte delle organizzazioni delegittimate sono cristiane e cattoliche, nonché fondazioni per lo sviluppo delle comunità rurali o organizzazioni per i diritti degli animali.
Sia l’opposizione che la comunità internazionale, comprese le Nazioni Unite, hanno messo in discussione questa campagna contro le ONG, che fa parte di un’ondata di repressione iniziata dopo le proteste del 2018 e rafforzata nei mesi precedenti le elezioni del 2021.