Il presidente del Perù, Pedro Castillo, ha dichiarato mercoledì che il governo sta cercando di mantenere l’equilibrio dei poteri per lavorare alla fine della crisi politica in cui è immerso il Paese.
«Questo equilibrio di potere si è rotto e l’unica cosa che vogliamo è che i poteri dello Stato siano equilibrati per colmare queste lacune», ha detto il presidente dopo una cerimonia di riconoscimento della storia dei contadini, secondo l’agenzia di stampa Andina.
In questo senso, ha sottolineato che il governo non sarà in grado di risolvere «da solo» tutte le richieste sociali, ma che dovrà collaborare con organizzazioni e istituzioni.
«Ci sono progetti di legge, ci sono atti, ci sono richieste, ma si cristallizzeranno nella misura in cui lavoreremo insieme», ha detto Castillo.
Nel frattempo, il capo di Stato peruviano ha dichiarato che la storia giudicherà le sue azioni come presidente se verrà dimostrato che ha commesso atti di corruzione: «Se la giustizia deve ricadere su di noi, allora che ricada su di noi. La storia è la prima a giudicarci se questo presidente è venuto a rubare, come si vuole far credere».
LA MOZIONE DI CENSURA CONTRO CASTILLO «È INAMMISSIBILE».
Il ministro peruviano della Giustizia e dei Diritti umani, Félix Chero, ha dichiarato mercoledì che la mozione di censura presentata al Congresso della Repubblica contro il presidente Pedro Castillo dovrebbe essere dichiarata inammissibile.
«Questa mozione di vacanza dovrebbe essere dichiarata irricevibile perché ancora una volta si vogliono analizzare i presupposti che si sono già visti nei due precedenti processi di vacanza», ha detto Chero uscendo dal Palazzo Legislativo, secondo l’agenzia citata.
Il Ministro della Giustizia ha dichiarato di essere fiducioso che il consenso politico sarà raggiunto con il Congresso dopo l’approvazione della Legge di Bilancio 2023 e ha ringraziato il nuovo Primo Ministro, Betsy Chávez, per la sua disponibilità a raggiungere un consenso con i portavoce dei principali partiti politici del Paese.
«Speriamo che i portavoce dei diversi partiti politici rispondano a questa aspettativa, perché è possibile raggiungere un’agenda che vada a beneficio del Paese», ha dichiarato il Ministro della Giustizia, secondo quanto riportato da Andina.