
Il ministro della Difesa turco Hulusi Akar ha sottolineato in una telefonata con il suo omologo russo Sergei Shoigu l’importanza di mantenere l’accordo sui cereali mentre l’ONU interroga Mosca per aver violato il patto e la parte russa decide di sospendere la circolazione delle navi lungo il corridoio di sicurezza.
Akar ha detto durante il colloquio con Shoigu che spera che Mosca rivaluti la sua decisione, sottolineando che la Turchia continuerà a lavorare per garantire la pace nella regione e gli aiuti umanitari a tutti i livelli, secondo l’agenzia di stampa Anatolia.
Oltre a questo appello, il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari, Martin Griffiths, ha messo in dubbio le ragioni addotte da Mosca per la sospensione dell’accordo sul grano con l’Ucraina, mediato dalle Nazioni Unite e dalla parte turca.
«Quando le navi dell’Iniziativa non sono nell’area, il corridoio non ha uno status speciale», ha dichiarato durante una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, aggiungendo che non c’è «copertura o protezione» per «azioni militari sia offensive che difensive», come riportato dalla DPA.
Griffiths si riferiva all’accordo raggiunto tra Ankara e Kiev, senza la Russia ma con la mediazione delle Nazioni Unite, in base al quale dodici navi lasceranno i porti ucraini con il grano a bordo, mentre altre quattro si dirigeranno verso il Paese.
«Confermato l’impegno per il grano. Siamo pronti a rimanere garanti della sicurezza alimentare mondiale. (Sono) stato informato delle conseguenze del terrorismo missilistico e del ricatto nucleare da parte della Russia. La reazione del mondo e dell’ONU deve essere dura!», ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelenski sul suo profilo Twitter dopo aver parlato con il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres.
A questo proposito, lunedì le autorità di entrambi i Paesi hanno chiarito che ci sono già sei navi in navigazione nell’area, anche se non sono ancora entrate nel corridoio umanitario. Attualmente ci sono 21 navi in attesa del via libera per trasportare circa 700.000 tonnellate di grano dall’Ucraina.
A seguito di ciò, la Russia ha deciso di sospendere la circolazione delle navi lungo il corridoio di sicurezza definito dall’Iniziativa per il Mar Nero fino a quando l’Ucraina non chiarirà l’attacco «contro navi da guerra e navi civili a Sebastopoli».
«Il movimento di navi lungo il corridoio di sicurezza è inaccettabile, poiché la leadership ucraina e il comando delle Forze armate dell’Ucraina lo utilizzano per operazioni militari contro la Federazione Russa», si legge nella dichiarazione, citata dall’agenzia di stampa TASS.
Il Ministero della Difesa russo ha sostenuto che «è impossibile garantire la sicurezza di qualsiasi oggetto nel corridoio del grano finché Kiev non smetterà di usarlo per scopi militari». Mosca ha chiarito che la Russia non ha deciso di ritirarsi dall’Iniziativa del Mar Nero, ma solo di sospendere gli accordi.






