Il partito laburista israeliano e Meretz hanno avvertito mercoledì che la campagna elettorale condotta dal primo ministro Yair Lapid è «irresponsabile» e potrebbe portare Benjamin Netanyahu a diventare nuovamente il capo dell’esecutivo israeliano dopo le elezioni previste per il 1° novembre.
Hanno accusato Lapid di avere una strategia elettorale «egoistica» che mette al primo posto la forza del proprio partito, che potrebbe mettere a rischio la situazione elettorale dei suoi alleati.
Se i laburisti o il Meretz dovessero ottenere meno del 3,25% dei consensi necessari per entrare in Parlamento, il blocco di Netanyahu avrebbe quasi certamente la maggioranza parlamentare.
La leader del Meretz Zehava Galon ha avvertito che Lapid sta commettendo un «terribile errore» e che questo «andrà solo a vantaggio di Netanyahu». «Questi calcoli non faranno altro che incoraggiare un maggiore potere nelle mani di Netanyahu, è chiaramente vero», ha detto, prima di lamentarsi che Meretz «è in pericolo», secondo quanto riportato dal Times of Israel.
Critiche simili provengono dal Partito laburista, secondo il quale i deputati del partito potrebbero essere esclusi dalla Knesset perché hanno poco sostegno. «Sarebbe meglio lavorare per aumentare il sostegno al blocco attirando voti da altri settori invece di confrontarsi con noi o con Meretz», ha detto un alto funzionario del Partito Laburista.
A poco meno di una settimana dalle elezioni, il partito Yesh Atid di Lapid e il suo principale alleato, il Partito di Unità Nazionale guidato dal Ministro della Difesa Benny Gantz, hanno visto aumentare le tensioni.
Di fronte alla possibilità che il blocco di Lapid non ottenga i seggi necessari per una maggioranza, Gantz si è posizionato come possibile nuovo primo ministro e ha sostenuto la necessità di costruire una coalizione, lasciando i partiti ultraortodossi fuori dal radar di Netanyahu.
Tuttavia, fonti vicine a Yesh Atid hanno assicurato che il partito «non siederà mai in un governo guidato da Gantz» e hanno indicato che si tratta di «fantasie». «È solo questione di tempo prima che Gantz accetti il fatto che Lapid è il leader del blocco e che sarà lui a formare il governo», ha aggiunto, prima di insistere sul fatto che «se vuole far entrare gli ultraortodossi dovrà far entrare il blocco nel suo complesso».