
Giovedì, parlando dal Kazakistan, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha sottolineato l’importanza dell’Asia centrale per l’Europa, evidenziando che le due regioni sono «sempre più connesse» e sottolineando l’importanza di raggiungere accordi su questioni critiche e geopolitiche.
«L’Asia centrale e l’Europa stanno diventando sempre più vicine e connesse», ha dichiarato il Presidente del Consiglio europeo in una conferenza stampa ad Astana, dove ha incontrato il Presidente kazako Kasim Tokayev, sottolineando che l’incontro è «un potente simbolo della cooperazione rafforzata e dell’impegno dell’UE nella regione».
A questo proposito, ha auspicato un «allargamento» delle relazioni con l’Asia centrale e con il Kazakistan in particolare, individuando temi come la cooperazione sui materiali critici, in particolare sui metalli delle terre rare. «La regione può essere un partner importante per l’UE», ha dichiarato, accogliendo con favore la disponibilità del Kazakistan a firmare un partenariato in questo campo.
Ha inoltre accolto con favore l’imminente firma del Memorandum d’intesa tra il Kazakistan e l’UE per un partenariato strategico sulle catene di valore delle materie prime sostenibili, delle batterie e dell’idrogeno rinnovabile.
Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, l’ex primo ministro belga ha concordato con Tokayev nel denunciare la violazione rappresentata dall’aggressione russa e ha insistito sul fatto che l’UE sostiene con forza principi come l’integrità territoriale.
«Abbiamo un’ambizione comune per la pace, la prosperità e la stabilità», ha spiegato il leader dell’UE, ribadendo che sta affrontando con i partner gli effetti dell’invasione, come l’insicurezza alimentare e la crisi energetica.
Sulle relazioni bilaterali, Michel ha speso buone parole per le «ambiziose riforme» delle autorità kazake e ha insistito sulla necessità di un’indagine indipendente sulle proteste di gennaio, che si sono concluse con decine di morti e che Tokayev ha denunciato come un colpo di Stato.