Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha espresso preoccupazione per l’aumento dei casi di Ebola in Uganda, nonostante la risposta delle autorità sanitarie del Paese.
«I progressi nel contenere l’Ebola nell’epicentro originario in Uganda sono benvenuti, ma l’aumento dei casi in nuove aree geografiche, compresi i centri urbani, è preoccupante», ha dichiarato Tedros in una serie di messaggi pubblicati sul suo profilo Twitter.
Il capo dell’OMS ha avvertito che il controllo del virus «può essere complesso e richiede sforzi coordinati e sostenuti» per interrompere la trasmissione.
Tedros ha riconosciuto il lavoro del ministro della Salute ugandese Jane Ruth Aceng Ocero e ha accolto con favore la mossa annunciata mercoledì dal suo ministero di proporre prove di candidati vaccini, che inizialmente si terranno in Sudan.
«La partecipazione dei ricercatori ugandesi a queste sperimentazioni è fondamentale per costruire la capacità di ottenere vaccini sicuri ed efficaci», ha dichiarato il Direttore generale.
Tedros ha dichiarato che la cooperazione tra i Paesi limitrofi «è molto importante» a causa della complessità della risposta all’Ebola – che richiede l’accesso all’assistenza e alle cure mediche, la tracciabilità dei contatti, sepolture sicure e la sperimentazione di vaccini – che «richiede a tutte le parti interessate di lavorare insieme apertamente e di rimanere vigili».
«Lavorando in modo solidale e seguendo la leadership del Ministero della Salute ugandese, possiamo porre fine a questa epidemia», ha dichiarato Tedros, che ha confermato che l’OMS sta sostenendo le esigenze delle autorità sanitarie del Paese.
«Siamo pronti a schierare altri esperti per rafforzare tutti gli aspetti della risposta all’Ebola in Uganda», ha aggiunto.