
Un tribunale di El Salvador ha condannato a 39 anni di carcere Armando Eliú Melgar Díaz, alias «Blue de Gánster», leader della gang Mara Salvatrucha (MS-13) che il governo ha rifiutato di estradare negli Stati Uniti nonostante le richieste di processarlo per presunto terrorismo.
«La lettura della sentenza dell’udienza pubblica contro ‘Blue’ è conclusa. Siamo riusciti a farlo condannare al massimo della pena per ciascuno dei reati commessi. Non sarà di nuovo libero», ha dichiarato il procuratore generale salvadoregno Rodolfo Delgado in un messaggio su Twitter.
Il capo della banda è stato condannato dalla Terza Corte di Sentenza del dipartimento di Santa Ana, nell’ovest del Paese, per la commissione di tre reati: associazione illecita, traffico illegale e associazione a delinquere finalizzata all’omicidio.
Il caso è diventato rilevante dopo che i pubblici ministeri hanno chiuso la porta alla possibile estradizione di «Blue» negli Stati Uniti, sostenendo che dovrebbe essere processato in El Salvador. Washington ha chiesto la sua estradizione nel settembre 2020, ma la magistratura si è rifiutata di consegnarlo.
Blue’ è stato arrestato da agenti della polizia internazionale (Interpol) nel settembre 2020 al cancello d’ingresso del carcere di massima sicurezza di Zacatecoluca dopo la sua liberazione.
Il suo arresto è stato seguito da un’ondata di violenza che ha provocato 90 morti in un solo fine settimana, spingendo il presidente salvadoregno Nayib Bukele a dichiarare lo stato di emergenza nazionale. Da allora, sono stati arrestati più di 54.000 presunti membri di bande. La misura rimane in vigore nonostante le critiche delle organizzazioni per i diritti umani.