
Il governo turco e le Nazioni Unite hanno avviato domenica colloqui con la Russia per riportare il Paese all’accordo di esportazione di cereali e fertilizzanti con l’Ucraina, abbandonato sabato dopo aver denunciato l’attacco di Kiev alle sue navi nel porto di Sebastopoli, in Crimea.
Il Ministro della Difesa turco Hulusi Akar ha twittato che è in contatto con le altre parti dell’accordo per ricordare loro che l’iniziativa, ora sospesa, è «per il bene di tutta l’umanità». «Le crisi possono essere risolte con la buona volontà e il dialogo», ha sottolineato.
Un funzionario governativo di Ankara, parlando a condizione di anonimato, ha confermato a Bloomberg che i negoziati continueranno lunedì se non si arriverà a una svolta nel corso della giornata.
La stessa fonte ha affermato che «c’è motivo di ottimismo», nonostante la Russia abbia assicurato il giorno prima che il suo ritiro dall’accordo, mediato all’epoca dalla Turchia, sarebbe stato di portata «indefinita».
Il Centro di coordinamento congiunto delle Nazioni Unite aveva già annunciato sabato che era praticamente impossibile continuare le esportazioni dopo il ritiro russo, dopo aver confermato che «non c’è alcun protocollo in vigore» per il movimento delle navi in entrata o in uscita a partire da domenica.
L’ONU, ha dichiarato in un comunicato, sta «discutendo i passi successivi» dopo la decisione della Russia.
Da parte sua, il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres sta mantenendo «intensi contatti» per assicurare il ritorno della Russia.
Guterres è «profondamente preoccupato» per la situazione, ha dichiarato domenica il suo portavoce Stephane Dujarric, e si è posto «l’obiettivo di porre fine alla sospensione della partecipazione della Russia all’Iniziativa».
A tal fine, e per potersi concentrare maggiormente su questo impegno, Guterres ha deciso di ritardare la sua partenza per l’Algeria, dove avrebbe dovuto partecipare al vertice della Lega Araba, ha dichiarato il portavoce.
I contatti di Guterres si concentrano anche sul rinnovo e sulla piena attuazione dell’Iniziativa «per facilitare le esportazioni di prodotti alimentari e fertilizzanti dall’Ucraina, nonché per rimuovere i rimanenti ostacoli alle esportazioni di prodotti alimentari e fertilizzanti russi».