
Carla Zambelli, membro del Partito liberale brasiliano, il partito per il quale Jair Bolsonaro è in corsa per la rielezione a presidente domenica, ha inseguito un uomo per le strade di San Paolo puntandogli contro una pistola all’interno di un bar.
Secondo il quotidiano «O Globo», i fatti si sono svolti dopo che la deputata ha sentito un gruppo di persone che scandivano il nome di Lula (da Silva) mentre usciva da un ristorante in via Alameda Lorena. Come ha detto la stessa Zambelli, quando è uscita in strada «è stata maledetta».
I video pubblicati sui social media mostrano il deputato che affronta e tenta di aggredire un uomo dopo che quest’ultimo ha detto «Domani, Lula». L’uomo si allontana e lei lo insegue, ma la deputata cade sul marciapiede, anche se in seguito mostra il colpo al ginocchio come prova dell’aggressione subita.
A quanto pare, secondo i media brasiliani, un altro uomo del gruppo, anch’egli armato, avrebbe iniziato a correre portando con sé la pistola, dopodiché si è sentito uno sparo. Tuttavia, Zambelli ha continuato a inseguire il primo uomo fino a un bar vicino, dove gli ha detto di mettersi a terra e un gruppo di persone è intervenuto.
La deputata ha pubblicato sui social network un video in cui spiega la «sua versione», in cui sostiene di essere stata aggredita da un uomo di colore e di aver denunciato i fatti alla polizia. Per quanto riguarda l’inseguimento, la donna si è difesa dicendo che stava solo cercando di trattenere l’aggressore fino all’arrivo degli agenti in zona.
Da parte sua, la Polizia militare ha confermato di aver ricevuto una soffiata alle 16.30 da una persona che era stata «offesa e spintonata» da persone non identificate, «per questo aveva estratto la pistola che portava con sé».
Zambelli è autorizzato a portare una pistola come deputato federale, ma il Tribunale elettorale superiore del Brasile proibisce ai civili e agli agenti di polizia che non sono in servizio il giorno prima delle elezioni di portare armi entro 100 metri da un seggio elettorale.