
Lunedì le forze di sicurezza iraniane hanno arrestato sei persone presumibilmente legate all’attacco della scorsa settimana a una moschea sciita nella città sud-occidentale di Shiraz, che ha ucciso circa 15 persone.
Il Ministero dell’Intelligence e della Sicurezza Nazionale del Paese ha dichiarato in un comunicato che gli arresti hanno fatto seguito a una «difficile operazione» di identificazione, sebbene anche il secondo assalitore armato sia in custodia, secondo l’agenzia di stampa Tasnim.
Il 26 ottobre, tre uomini armati hanno aperto il fuoco sui fedeli della moschea di Shah Cheragh. L’attacco ha provocato anche il ferimento di circa 45 persone, compresi i minori.
Sebbene il gruppo terroristico dello Stato Islamico abbia subito rivendicato la responsabilità dell’attacco, diversi media iraniani lo hanno definito un «atto terroristico» attribuito a membri di gruppi radicali wahhabiti.