
Il sindaco di Madrid, José Luis Martínez-Almeida, e l’ambasciatore ucraino in Spagna, Serhii Pohoreltsev, hanno partecipato lunedì a una cerimonia di alzabandiera accanto all’ambasciata ucraina, con la quale il Comune vuole simboleggiare il proprio sostegno di fronte all'»invasione illegale, disumana, ingiusta e crudele» iniziata 250 giorni fa.
«Questa bandiera simboleggia la lotta per tutto ciò che dovrebbe essere normale», ha dichiarato Almeida, che ha celebrato i successi militari dell’Ucraina di fronte alla «macchina crudele» del presidente russo Vlaidmir Putin.
In questo senso, ha sostenuto che la bandiera che sventola da lunedì in piazza Lesya Ukrainka è un segno che Madrid è una «città solidale e impegnata» nella lotta ucraina e nel suo «eroismo».
Il vicesindaco, Begoña Villacís, ha dichiarato che si tratta di «un atto di riconoscimento del coraggio». «Ci avete dalla vostra parte. Siamo dalla parte della pace, della giustizia e dei diritti umani», ha sottolineato.
LA BANDIERA TORNERÀ NEI TERRITORI OCCUPATI L’ambasciatore è fiducioso che «la bandiera ucraina tornerà in tutti i territori temporaneamente occupati dal nemico» in Ucraina e ha ringraziato sia il Comune di Madrid che il governo centrale per il loro sostegno.
«È molto importante per noi avere tutti i tipi di supporto istituzionale», ha dichiarato Pohoreltsev, che si è detto grato anche per la «calorosa accoglienza» riservata ai rifugiati ucraini. «La situazione in Ucraina è ancora molto complicata», ha ammesso.
L’ambasciatore ha confermato i contatti sia con il Ministero della Difesa che con il Ministero degli Affari Esteri, pur evitando di entrare nei dettagli sui futuri aiuti spagnoli. Spera però che serva a «proteggere la popolazione civile dagli attacchi aerei con missili e droni».






