
Alle 16.00 ora locale, i seggi elettorali israeliani avevano registrato un’affluenza del 47,5%, il dato più alto dalle elezioni del 1999, quando il 51,8% degli elettori aveva già votato alla stessa ora.
Secondo il direttore generale del Comitato elettorale centrale, Orly Ades, più di 3,2 milioni di israeliani si sono già recati alle urne, una cifra significativamente più alta rispetto alle ultime elezioni, quando l’affluenza si era attestata intorno al 42,3% alla stessa ora.
Tuttavia, l’affluenza alle urne tra la popolazione araba non è altrettanto alta, solo il 23%, secondo il centro aChord della Hebrew University, riporta il quotidiano locale «The Times of Israel».
Martedì prossimo Israele terrà le sue quinte elezioni dal 2019 e uno dei principali punti di interesse sarà l’ex primo ministro Benjamin Netanyahu (1996-199 e 2009-2021) e le sue aspirazioni a diventare nuovamente capo del governo.
Infatti, in un ultimo tentativo di mobilitare gli elettori, Netanyahu, leader del partito Likud, ha condiviso sui suoi social network immagini di presunte file di cittadini in attesa di votare.
Tuttavia, i rapporti di verifica suggeriscono che le immagini corrispondono al voto del 2019, anno in cui ha condiviso le stesse istantanee.






