
Il ministero degli Esteri della Corea del Nord ha avvertito martedì che potrebbe prendere in considerazione «misure di follow-up più forti» se gli Stati Uniti continueranno con le «provocazioni militari», riferendosi alle mosse militari di Seul.
Secondo l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, un portavoce del dipartimento nordcoreano ha denunciato le esercitazioni aeree congiunte degli alleati, denominate «Vigilant Storm», come provocazioni militari «incessanti e sconsiderate».
In una dichiarazione rilasciata dalla Korean Central News Agency (KCNA) del Nord e ripresa dalla Yonhap, l’agenzia sudcoreana ha affermato che si tratta di una «esercitazione di guerra per l’aggressione», finalizzata principalmente ad attaccare obiettivi strategici della Repubblica Democratica di Corea nell’eventualità di una contingenza nella penisola coreana.
Gli Stati Uniti e la Corea del Sud hanno iniziato lunedì la prima esercitazione aerea su larga scala in quasi cinque anni, che durerà fino a venerdì e per la quale sono stati mobilitati più di 240 aerei. Le mosse arrivano tra i timori che Kim Jong Un possa effettuare un test nucleare.
Il portavoce ha ricordato che la Corea del Nord è pronta a «prendere tutte le misure necessarie per difendere la propria sovranità, la sicurezza del popolo e l’integrità territoriale» contro le minacce esterne.
Il Paese ha ripetutamente denunciato le esercitazioni congiunte di Washington e Seul come «prove di invasione» e ha chiesto a Joe Biden di frenare questa politica ostile. Tuttavia, gli Stati Uniti sostengono che si tratta di mosse di difesa.
La Corea del Nord ha lanciato due missili balistici a corto raggio nel Mare Orientale venerdì, oltre ad aver sparato obici nelle ultime settimane.






