
Le autorità ucraine hanno chiesto al G20 di ritirare l’invito al Presidente russo Vladimir Putin per il prossimo vertice e di espellere il Paese per gli attacchi alla popolazione civile e alle infrastrutture ucraine.
«Putin ha riconosciuto pubblicamente di aver ordinato attacchi missilistici contro i civili ucraini e le infrastrutture energetiche. Con le mani sporche di sangue, non dovrebbe essere autorizzato a sedersi al tavolo con i leader mondiali», ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko.
Così, il rappresentante ucraino ha lanciato una pubblicazione nel suo profilo sul social network Twitter in cui ha chiesto di «revocare» l’invito al leader russo di un vertice al quale, tuttavia, Mosca non ha confermato che Putin parteciperà nonostante sia stato invitato.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ripetutamente affermato che al vertice, previsto per novembre in Indonesia, parteciperanno rappresentanti russi, anche se il «formato» dell’intervento non è ancora stato definito.
L’interesse di questo incontro, che si terrà il 15 e 16 novembre, risiede soprattutto nel possibile faccia a faccia di Putin con il suo omologo ucraino, Volodimir Zelenski, il quale ha assicurato che la partecipazione di Kiev dipenderà dalla situazione che sta attraversando il suo Paese.






