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Petro e Maduro inaugurano «una nuova era di cooperazione» dopo l’incontro a Caracas

Roberto De Luca

2022-11-02
Il
Il presidente colombiano Gustavo Petro e il presidente venezuelano Nicolás Maduro – PRESIDENCIA DE VENEZUELA

Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha ricevuto martedì il presidente della Colombia, Gustavo Petro, al Palazzo Miraflores, ristabilendo così le relazioni tra i due Paesi dopo che la frontiera comune era stata chiusa per sette anni.

Maduro e Petro hanno firmato una dichiarazione congiunta con la quale Venezuela e Colombia iniziano «una nuova era di cooperazione», ispirata alla «eredità storica di unità e allo spirito di fraternità» che ha ispirato ad entrambi i Paesi «il padre liberatore Simón Bolívar», secondo un comunicato emesso dalla Presidenza venezuelana.

«Oggi, 1° novembre 2022, a nome dei nostri popoli fratelli e in rappresentanza costituzionale del Venezuela e della Colombia, in occasione del primo incontro bilaterale tra i due leader: hanno espresso la loro alta soddisfazione e compiacimento per la storica missione e per la felice responsabilità che la provvidenza conferisce loro per la ripresa delle relazioni binazionali», si legge nella dichiarazione congiunta firmata da Maduro e Petro.

In questo senso, i due leader hanno concordato di «avanzare con fermezza» verso l’unione e la pace dei loro Paesi, verso il pieno ristabilimento della loro frontiera comune, nonché di promuovere la sicurezza nella zona di confine, l’integrazione commerciale e la cooperazione nella protezione dell’Amazzonia.

I due hanno anche concordato il ritorno del Venezuela nella Comunità andina e la reintegrazione di Caracas nel sistema interamericano dei diritti umani, come richiesto da Petro alla sua controparte venezuelana, ha riferito «El Colombiano».

Petro ha ritenuto che «separare le nazioni diventa un’avventura suicida», confermando così la vicinanza che la Colombia avrà con il suo Paese nei prossimi anni.

«È innaturale, antistorico, che Colombia e Venezuela si separino. È successo una volta in un momento sbagliato, e non dovrebbe succedere perché siamo lo stesso popolo, i legami di sangue ci uniscono (…) Siamo mescolati dalla storia, da una radice comune e dal sangue, quindi separare le nazioni diventa un’avventura suicida», ha affermato Petro durante una conferenza stampa.

Maduro ha definito «storico» l’incontro tra i due leader, assicurando che i due Paesi sono destinati alla «fratellanza e alla comprensione».

«Senza dubbio, Colombia e Venezuela, se c’è una cosa che abbiamo, è un destino comune. Noi governi siamo obbligati, nella diversità delle nostre visioni, a lavorare sempre per il bene comune», ha detto il leader venezuelano durante il suo intervento alla conferenza stampa seguita alla firma della dichiarazione congiunta.

La Colombia ospita attualmente quasi 2,5 milioni di migranti venezuelani, secondo i dati delle Nazioni Unite, ma l’arrivo al potere di Petro ha significato un riavvicinamento al Venezuela senza precedenti negli ultimi anni, segnato dalle critiche dell’ex presidente Iván Duque nei confronti di Maduro.

Questo incontro segna la fine di sette anni in cui la frontiera è rimasta praticamente chiusa, dopo che Maduro aveva chiuso il passaggio tra i due Paesi latinoamericani durante il governo di Juan Manuel Santos a causa della presunta presenza di paramilitari colombiani nel suo territorio. Una crisi che si è aggravata con l’espulsione di centinaia di colombiani dal Venezuela.

Petro ha espresso a Maduro la volontà di ristabilire «il pieno esercizio dei diritti umani» tra i due Paesi al suo arrivo alla presidenza, dopo che l’uscente Iván Duque ha posto fine alle relazioni diplomatiche nel febbraio 2019.

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