Più di 140 migranti hanno lasciato l’imbarcazione di salvataggio «Humanity 1», appartenente alla ONG tedesca SOS Humanity, nel porto siciliano di Catania domenica, ha confermato un portavoce dell’organizzazione, dopo aver ricevuto il permesso di entrare nel porto sulla costa orientale dell’isola italiana la scorsa notte.
I minori a bordo sono stati i primi a sbarcare, mentre gli adulti sono rimasti a bordo per sottoporsi a un esame medico. Circa 30 migranti non hanno ancora ricevuto il permesso di sbarcare. Secondo SOS Humanity, un uomo è svenuto ed è stato portato a terra.
Le misure sono in linea con la politica recentemente annunciata dal ministro dell’Interno italiano Matteo Piantedosi, membro del governo guidato dal primo ministro di estrema destra Giorgia Meloni, che aveva promesso di inasprire la politica migratoria nazionale durante la sua campagna elettorale.
L’Italia ora consente lo sbarco di uomini, donne e bambini feriti in generale, ma vuole ritenere responsabili i Paesi in cui le imbarcazioni di soccorso sono registrate. Nel caso dell'»Umanità 1″, quel Paese è la Germania.
Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha chiesto domenica una soluzione a livello europeo al problema dei migranti che arrivano via mare. Parlando a «Il Messaggero», Tajani ha spiegato che è giusto accogliere malati, donne e bambini, pur riconoscendo che il governo ha rafforzato la sua politica di identificazione.
«Non possiamo trasformare il Mediterraneo in un cimitero, ma dobbiamo sapere chi è a bordo, da dove viene e dove è stato raccolto», ha detto.
Altre tre imbarcazioni gestite da organizzazioni private di soccorso e che trasportano migranti salvati sono ferme al largo della costa orientale della Sicilia in attesa dell’autorizzazione da parte di un porto. Le navi «Rise Above», «Geo Barents» e «Ocean Viking» trasportano un totale di 900 migranti salvati.