Il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg ha esortato lunedì il Presidente serbo Aleksander Vucic e il Primo Ministro del Kosovo Albin Kurti ad evitare qualsiasi «azione unilaterale» che potrebbe esacerbare le tensioni nel nord del Kosovo, dove la controversa introduzione di una legge che prevede lo scambio di targhe serbe con targhe kosovare in un’area a maggioranza serba minaccia di scatenare un conflitto.
«Ho parlato con Vucic e Kurti della situazione di tensione nel nord del Kosovo. Ho esortato entrambi a evitare qualsiasi azione unilaterale che potrebbe portare a un’escalation. Il dialogo è l’unica via d’uscita», ha dichiarato l’ex primo ministro norvegese in un post sui social media a proposito dei suoi colloqui.
A questo proposito, Stoltenberg ha sottolineato che la missione della NATO in Kosovo, KFOR, rimane «vigile», dopo che domenica l’organizzazione militare ha sottolineato che rimane vigile e pronta a intervenire se la stabilità è minacciata.
Domenica a Mitrovica, la più grande città del nord del Kosovo a maggioranza serba, si è svolta una manifestazione anti-Kurti, con la lettura di striscioni contro Kurti, dopo che i serbi del Kosovo si sono dimessi in blocco dai loro incarichi di parlamentari, sindaci e funzionari di ogni grado in una protesta coordinata per esprimere il loro rifiuto dell’imposizione di targhe kosovare nel nord del territorio.
La norma prevista per l’estate aveva già provocato una reazione da parte della comunità serba e all’epoca era stato concordato un periodo di transizione. Pristina ha ora annunciato un’attuazione graduale della misura fino al 21 aprile, dopo averne posticipato l’introduzione inizialmente prevista al 1° novembre.
D’altra parte, l’UE ha chiesto il dialogo tra le parti. Ha criticato il ritiro dei serbi del Kosovo dalle istituzioni kosovare, affermando che «non è la soluzione alle attuali controversie e può portare a un’escalation della tensione», mentre ha chiesto a Pristina di «rispettare senza indugio i propri obblighi», prorogando il termine per l’introduzione delle targhe kosovare e sospendendo le sanzioni per coloro che utilizzano targhe serbe.
La diplomazia europea sta inoltre facendo pressione affinché il Kosovo proceda con la creazione dell’Associazione dei Comuni Serbi, «un obbligo legale vincolante per il Kosovo», come sottoscritto con Belgrado nel corso del dialogo promosso dall’UE.
