
Il Ministero degli Esteri iraniano ha convocato lunedì l’ambasciatore norvegese Sigvald Hauge per protestare contro le recenti dichiarazioni rilasciate dal presidente del Parlamento Masud Gharahjani durante un’intervista del 5 novembre al canale televisivo Iran International.
Hauge è stato ricevuto dal direttore generale dell’Europa occidentale a Teheran, dove ha espresso la sua condanna e il suo «energico» rifiuto di queste dichiarazioni come «interferenze negli affari interni dell’Iran», secondo una dichiarazione del ministero, riportata dall’agenzia di stampa Mehr.
«I giovani in Iran rischiano la vita per la stessa libertà e democrazia che abbiamo nel mio Paese, la Norvegia. Chiedono giustizia e democrazia e si risponde con proiettili e violenza. Continuerò a essere la vostra voce», ha dichiarato Gharahjani dopo aver appreso la notizia sul suo profilo Twitter, aggiungendo di difendere «democrazia, libertà e diritti umani».
Gharahjani si è rivolto direttamente alla Guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, affermando durante l’intervista che è al potere da «44 anni» e sottolineando che «un buon musulmano non uccide i giovani» o «uccide il proprio popolo».
Hauge è già stato chiamato in causa in almeno un’altra occasione, quando lo speaker del parlamento norvegese ha fatto commenti a favore della fine della violenza in Iran nel contesto delle proteste per la morte della giovane Mahsa Amini.






