
Lunedì le autorità ucraine hanno confermato la nazionalizzazione di cinque importanti aziende produttrici di armi, una decisione che il presidente del Paese, Volodymyr Zelensky, ha giustificato come un passo «necessario» per garantire il corretto funzionamento del settore della difesa.
«Il nostro rifiuto del nemico deve essere il più efficace e coordinato possibile (…) Questi passi (la nazionalizzazione delle imprese) sono necessari per il nostro Stato in condizioni di guerra, sono eseguiti in conformità con la legge e contribuiranno a garantire le esigenze urgenti del settore della difesa», ha detto.
Zelensky ha anche insistito sul fatto che, in un contesto chiaramente segnato dalla guerra, è necessario che le autorità guidino le principali forze del Paese per liberarsi dall’invasione russa e sostenere l’esercito nella sua missione, riferisce Ukrinform.
Il governo ucraino ha annunciato che cinque delle principali aziende di armamenti del Paese – JSC Motor Sich, PJSC Zaporizhtransformator, PJSC AvtoKrAZ, PJSC Ukrnafta, PJSC «Ukrtatnafta» – sono state rilevate dallo Stato.