
Il governo della Repubblica Democratica del Congo (RDC) ha riconosciuto che un suo aereo militare ha sorvolato lo spazio aereo ruandese lunedì scorso, sottolineando che «non ha mai avuto intenzione» di violare lo spazio aereo del Paese vicino.
«Il governo della RDC ha appreso che durante un volo di ricognizione delle forze aeree congolesi, un aereo Sukhoi-25 congolese disarmato ha attraversato lo spazio aereo ruandese al confine tra i due Paesi», ha dichiarato il ministero degli Esteri congolese in un comunicato.
«Il governo ribadisce che, così come difende la propria integrità territoriale, la RDC non ha mai avuto alcuna intenzione di violare quella dei suoi vicini», ha dichiarato, dopo che il Ruanda ha accusato Kinshasa di «provocazione» per l’incidente, in mezzo alle tensioni bilaterali sul gruppo ribelle del Movimento del 23 marzo (M23).
Kigali ha sottolineato che l’aereo ha «violato lo spazio aereo ruandese» ed è «atterrato brevemente all’aeroporto di Rubavu, nella provincia occidentale». «Il Ruanda non ha intrapreso alcuna azione militare in risposta», ha dichiarato, prima di confermare la presentazione di una protesta formale con la RDC.
L’incidente è avvenuto un giorno dopo che Kinshasa e Kigali hanno concordato di accelerare il più possibile l’accordo per allentare le tensioni bilaterali sulle attività dell’M23 nel nord-est del Congo, tra le accuse congolesi al Ruanda per il suo presunto sostegno al gruppo.
Il Ruanda ha negato le accuse e ha puntato il dito contro il governo congolese per aver appoggiato i ribelli delle Forze per la Liberazione del Ruanda (FDLR), in una crisi alimentata da una grande avanzata dell’M23 nei territori del Nord Kivu, culminata la scorsa settimana nell’espulsione dell’ambasciatore ruandese nella RDC, Vincent Karenga.
L’M23 è accusato dal novembre 2021 di aver compiuto attacchi contro le posizioni dell’esercito della RDC nel Nord Kivu, sette anni dopo che le parti avevano raggiunto una tregua. Gli esperti delle Nazioni Unite hanno accusato l’Uganda e il Ruanda di sostenere i ribelli, anche se entrambi i Paesi hanno negato.