![Archivio - Il ministro degli Esteri canadese Melanie Joly. Archivio](https://www.news360.es/wp-content/uploads/2022/11/fotonoticia_20221109194005_1920-3.jpg)
Il governo del primo ministro canadese Justin Trudeau ha deciso di inasprire la retorica contro la Cina nell’ambito della sua nuova strategia indo-pacifica, dopo aver accusato Pechino di «interferire aggressivamente» nei processi elettorali canadesi.
Il ministro degli Esteri canadese, Mélanie Joly, ha spiegato durante un discorso tenuto mercoledì a Toronto, riportato dal Globe and Mail, che «la Cina del 1970 non è la Cina di oggi», ma «una potenza globale sempre più dirompente».
Nel suo discorso di presentazione della nuova strategia canadese nella regione indo-pacifica, Joly si è anche impegnato a denunciare le violazioni dei diritti umani perpetrate dalla Cina nei confronti della comunità uigura e di altre minoranze nella regione dello Xinjiang, a sostenere la libertà di espressione a Hong Kong e a rafforzare le relazioni con Taiwan.
«Continueremo a opporci ad azioni unilaterali che minacciano lo status quo nello Stretto di Taiwan», ha dichiarato il ministro degli Esteri canadese, aggiungendo che il Canada «approfondirà i nostri legami economici con Taiwan», secondo quanto riportato da Bloomberg.
Ottawa, che si è mostrata riluttante a criticare Pechino nell’interesse di promuovere i legami economici e commerciali, ha dichiarato di essere favorevole a mantenere gli «occhi aperti» per fare affari con la Cina. «Il mio compito è dire loro che ci sono rischi geopolitici», ha detto, riferendosi agli uomini d’affari e ai loro futuri legami con la Cina.
A questo proposito, ha esortato gli imprenditori canadesi a espandere il loro mercato oltre la Cina, verso altre potenze asiatiche, come il Giappone e la Corea del Sud, oltre a Vietnam, Indonesia, Malesia, Thailandia e Cambogia.
La scorsa settimana il Canada ha ordinato agli investitori cinesi di disinvestire da tre società canadesi di estrazione del litio, in base a norme più severe sugli investimenti esteri nel settore. Anche Ottawa ha intrapreso un’azione contro Huawei per vietare il 5G.
Martedì Trudeau ha sottolineato, in relazione a una serie di indagini pubblicate dalla rete televisiva Global News, che la Cina avrebbe finanziato una rete clandestina di almeno una dozzina di candidati in vista delle elezioni presidenziali.
Ha accusato Pechino di «interferire aggressivamente» nella politica canadese. «Abbiamo compiuto passi significativi per rafforzare l’integrità dei nostri processi elettorali e continueremo a investire nella lotta contro le interferenze, contro le interferenze straniere nella nostra democrazia e nelle nostre istituzioni», ha dichiarato.