Il governo somalo ha riferito che più di cento membri di Al Shabaab sono stati uccisi nelle operazioni condotte dall’esercito somalo mercoledì.
Il Ministero dell’Informazione somalo ha riferito che le Forze Armate hanno condotto due operazioni, insieme alla National Intelligence and Security Agency, con le quali sono riuscite a riportare la morte di 97 miliziani di Al Shabaab.
La prima operazione, condotta dall’aria, ha ucciso 50 membri nella regione di Galgadud, nel centro del Paese africano. Nel frattempo, la seconda operazione è stata condotta nella regione di Lower Shabelle, nel sud del Paese, dove sono stati uccisi 47 miliziani.
Le autorità somale hanno ringraziato la popolazione locale e i partner internazionali per il «successo dell’operazione» volta a sradicare «attacchi contro la popolazione» presumibilmente pianificati da gruppi armati, secondo le informazioni di intelligence del Paese.
Negli ultimi mesi la Somalia ha intensificato le offensive contro Al Shabaab e ha persino vietato il nome del gruppo per riferirsi all’organizzazione, che ha legami con Al Qaeda. Ha chiesto di essere definita «jauarij», una parola che significa «setta deviante».
Le offensive contro Al Shabaab, sostenute da clan e milizie locali, fanno parte di una serie di decisioni prese dal nuovo presidente, Hassan Shaykh Mohamud, che al momento del suo insediamento si è impegnato a porre la lotta al terrorismo al centro dei suoi sforzi per stabilizzare il Paese africano.
Mercoledì scorso, il governo ha annunciato la conquista di diverse città nella regione di Galgalud, dopo diversi giorni di combattimenti contro il gruppo. Il portavoce del Ministero della Difesa somalo, Abdulahi Ali Anod, ha indicato che le truppe somale hanno preso la città di Wabho e le aree di Uarhole, Elbore e Elgorof, secondo l’agenzia di stampa somala SONNA.